Spaccio ai giardini a lago: arrestato un ghanese

Aveva addosso diverse bustine contenenti sostanze stupefacenti.

Spaccio ai giardini a lago: arrestato un ghanese
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Nuovo episodio di spaccio ai giardini a lago a Como. Alle 19 circa di ieri, 23 luglio, gli agenti della Polizia di Stato in zona per i consueti controlli del territorio hanno arrestato un cittadino ghanese, Yahya Ali, nato in Ghana del 1996, incensurato e regolare sul territorio nazionale, resosi responsabile del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

Spaccio ai giardini a lago

Erano le 18.40 circa quando gli agenti hanno notato, nelle vicinanze del monumento dei caduti, il giovane. Lui stesso li ha visti e, con fare sospetto, ha preso un involucro di colore bianco dalla tasca del pantalone facendolo cadere per terra.

Insospettiti i poliziotti si sono avvicinati con l’intento di procedere ad un controllo. Subito hanno rinvenuto nella tasca del pantalone del ghanese una busta bianca di plastica strappata usata, molto probabilmente, per il confezionamento e per lo spaccio di sostanza stupefacente. Nell’involucro poco prima gettato c'erano 0,90 grammi di marijuana, sequestrata. Guardandosi poi attentamente intorno, gli agenti, hanno notato, vicino al soggetto, anche una busta di carta al cui interno vi erano 2,47 grammi di marijuana. All’interno della maglietta che invece Yahya aveva lasciato sulla sua bicicletta c'erano 1,28 grammi della stessa sostanza. Tutte le sostanze sono state sottoposte a sequestro.

A quel punto Yahya, iniziando a mostrare chiari segni di agitazione, ha tentato lentamente di allontanarsi ma, subito bloccato dagli operatori della Volante, è stato accompagnato in Questura sottoposto a perquisizione personale che ha dato esito positivo in quanto Yahya aveva nella scarpa un involucro in cellophane con all’interno 23,94 grammi di marijuana nonché 55 euro suddivisi in banconote da piccolo taglio.

Il ghanese è stato arrestato  in attesa del rito direttissimo di questa mattina durante il quale sono stati chiesti termini a difesa per il soggetto con rinvio dell’udienza alla fine di luglio, nel frattempo Yahya è tornato in libertà.

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