Cronaca

Spaccio nel "centro lago": fermati due pusher grazie all'operazione "Naggio"

Le indagini erano iniziate nel mese di dicembre 2019.

Spaccio nel "centro lago": fermati due pusher grazie all'operazione "Naggio"
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Spaccio di stupefacenti: conclusa l'operazione "Naggio" del Carabinieri della Compagnia di Menaggio.

L’operazione era volta a disarticolare lo spaccio delle sostanze stupefacenti nel territorio del “centro lago”

Alle prime luci dell’alba, nelle Province di Como e Lecco, i Carabinieri della Compagnia di Menaggio hanno eseguito 2 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal tribunale lariano, nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Naggio”, nei confronti di Marino Sciaini, classe 68, e Graziano Maffia, classe 67.

L’operazione, volta a disarticolare lo spaccio delle sostanze stupefacenti nel territorio del “centro lago” e in particolare nei paesi di Porlezza e Grandola ed Uniti, è il frutto di un’attività di indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Maria Vittoria Isella e condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia di Menaggio, che ha avuto inizio nel mese di dicembre 2019.

Nel corso dell'operazioni già individuate 7 persone

Nel corso dell’investigazione, prima dell’epilogo odierno, erano stati già assicurati alla giustizia 7 persone -una delle quali già tratta in arresto- per reati connessi allo spaccio di stupefacenti e sequestrati quantitativi di droghe di vario tipo. L’indagine lunga e complessa, sia per l’estensione temporale che per attività compiute, fondata prevalentemente su tecniche di polizia cd “tradizionali”, ha necessitato altresì del supporto di una consistente attività tecnico – captativa, decretata dall’A.G. inquirente e ha consentito di acclarare il canale di approvvigionamento della sostanza stupefacente che, dall’area del lecchese, trovava sbocco in un fornitore italiano, censurato, di Colico, ma domiciliato a Porlezza, già tratto in arresto in flagranza del reato di spaccio lo scorso 28 febbraio. Durante le stesse operazioni investigative è emersa la responsabilità di un arrestato in un episodio di tentata estorsione nei confronti di due suoi clienti, non in possesso del denaro per pagarsi i debiti accumulati per lo stupefacente acquistato.
L’articolato dispositivo schierato all’alba di questa mattina dall’arma, composto da oltre 20 militari, si è avvalso del prezioso ausilio di due unità cinofile del Nucleo Carabinieri di Casatenovo, specializzate nella ricerca di ogni tipologia di stupefacente e della collaborazione della Compagnia Carabinieri di Lecco.

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