Sparatoria a Erba, interrogato il 23enne di Segrate
Il giovane si è difeso affermando di non conoscere le intenzioni del collega.

Sparatoria a Erba, interrogato il segratese. Il 23enne aveva accompagnato l’amico che aveva sparato contro il padre e il fratello nel cortile della RealSteel. L'azienda di via Milano è stata da subito dichiarata estranea ai fatti e soltanto teatro di ciò che è avvenuto nella giornata di giovedì scorso.
Sparatoria a Erba, l’interrogatorio
Ieri, sabato 24 agosto 2019, il giudice delle indagini preliminari di Como ha interrogato Artur Timciuk, il 23enne ucraino residente a Segrate arrestato dopo la sparatoria avvenuta mercoledì alle 13 all’esterno di una ditta di Erba in via Milano e che si trova nel carcere comasco Bassone. Il giovane è accusato di concorso in tentato omicidio, danneggiamento, minacce e porto d’arma.
La difesa
Il segratese avrebbe accompagnato un collega di lavoro sul posto dove poi sono stati esplosi tre colpi di pistola contro il fratello e il padre di quest’ultimo, rimasti miracolosamente illesi. In base ai primi rilievi gli spari sarebbero avvenuti a circa quindici metri di distanza, fatto che avrebbe permesso alle vittime di buttarsi a terra ed evitare i colpi. Alla base dell’agguato motivi sentimentali ed economici tra fratelli. Timciuk ha detto al Gip dicendo di non sapere quello che il collega aveva intenzione di fare, e di essersi accorto solo all’ultimo della pistola. Il 23enne, quindi, si è difeso affermando di aver solamente accompagnato l’uomo.
Ancora ricercato l’autore della sparatoria
Il segratese resterà comunque in carcere mentre prosegue la ricerca del giovane che ha sparato contro il padre e il fratello. Il timore dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Como e dei colleghi della stazione di Erba è che possa aver approfittato delle prime ore successive ai fatti per lasciare l’Italia.