Attimi di paura

Spintoni e pugni alla capotreno, 33enne senza fissa dimora arrestato

Nella serata di venerdì 21 novembre.

Spintoni e pugni alla capotreno, 33enne senza fissa dimora arrestato

La Polizia di Stato di Como ha arrestato un 33enne senegalese per violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

Aggressione sul treno Milano-Como

Alle 20 circa di venerdì 21 novembre, a seguito di segnalazione tramite 112 che indicava una aggressione sul treno “Milano Porta Gabribaldi-Como”, le volanti dell’Upgsp si sono recate alla Stazione di Como San Giovanni mentre il treno in questione giungeva nello scalo ferroviario. Gli agenti hanno preso contatto con la capotreno, la quale ha indicato loro il senegalese spiegando quanto accaduto. Dal racconto è emerso che durante il controllo dei biglietti, il 33enne ha reagito in maniera ostile e aggressiva alla richiesta di mostrare il tagliando spintonando e colpendo violentemente al viso con un pugno la capotreno. La stessa, nonostante l’aggressione avrebbe poi tenuto d’occhio l’uomo tra i vagoni al fine di non perderlo di vista mentre contattava i soccorsi.

Precedenti di polizia, arrestato

Gli agenti dopo aver fatto intervenire i sanitari del 118 per prestare le prime cure alla vittima, hanno portato in Questura il 33enne procedendo con gli accertamenti sul senegalese, dai quali sono emersi i suoi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, contro la persona, nonché condanne per violenza, resistenza e minacce a pubblico ufficiale, lesioni personali e rapina. E’ stato così arrestato per violenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali e notiziato il pubblico ministero. Lo stesso ha disposto di trattenerlo nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del processo con il rito del direttissimo tenutosi nella mattina di sabato 22 novembre.

La capotreno, dimessa in serata, ha avuto una prognosi di 10 giorni per il pugno ricevuto e che le ha causato un grave ematoma sul volto ed una ferita al labbro. Al vaglio dell’ufficio Immigrazione gli idonei provvedimenti che seguiranno il giudizio in corso.