Stop alle case vacanza abusive: al via i controlli del Comune
Nel 2018 erano 599. Dall'inizio di quest'anno risultano 219 avvii.
Il Comune di Como, visto l'impennata di case vacanze in città, ha deciso di avviare un'attività di controllo specifico.
Stop alle case vacanza abusive
Al 31 luglio 2016 risultavano 202 strutture ricettive non alberghiere (124 case vacanza, 76 bed & breakfast, 1 foresteria lombarda, 1 ostello); alla stessa data del 2017 erano 404 (315 case vacanza, 79 bed & breakfast, 8 foresterie lombarde, 2 ostelli) mentre nel 2018 erano salite a 599 (492 case vacanza, 80 bed & breakfast, 25 foresterie lombarde, 2 ostelli). Dall'inizio di quest'anno risultano 219 avvii di case vacanza, 3 di B&B, 6 di foresterie lombarde.
In alcuni casi sono state riscontrate delle mancanze amministrative e/o fiscali, come omessa comunicazione o tassa di soggiorno non pagata, per le quali occorre verificare se sia stata data comunicazione alla Questura sulla presenza di ospiti e all'erario con la dichiarazioni dei redditi, oltre ad altre irregolarità come incongruenza con la destinazione d'uso.
Durante una riunione congiunta tra gli assessori alle Attività economiche Marco Butti, alla Polizia locale Elena Negretti e al Turismo Carola Gentilini, è stato deciso di intensificare i controlli in questo ambito. "L'amministrazione fa appello a tutti i cittadini e agli amministratori perché comunichino i presunti abusi che danneggiano in primis le attività ricettive in regola, oltre che l'amministrazione, lo Stato e di conseguenza tutta la comunità. Nel mese di ottobre sarà organizzato un momento di confronto con tutti i soggetti interessati" fanno sapere.