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Strappati i manifesti del referendum: "Gesto inqualificabile"

L'episodio è avvenuto a Mariano Comense, in più punti della città

Strappati i manifesti del referendum: "Gesto inqualificabile"
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Strappati i manifesti del prossimo referendum dell'8 e 9 giugno 2025. A parlarne sono stati il Comitato Referendario per i "Sì" ai referendum Cgil dell’8 e 9 giugno e il Comitato Referendum Cittadinanza che "denunciano con fermezza un atto grave accaduto a Mariano Comense: in diversi punti della città, i manifesti elettorali regolarmente affissi negli spazi pubblici assegnati sono stati strappati, vandalizzati o rimossi".

Strappati i manifesti del referendum

Nella nota si legge: "Si tratta di un gesto inqualificabile, che non colpisce solo i promotori della campagna referendaria, ma le cittadine e i cittadini tutti, privati del diritto di essere informati e di partecipare liberamente alla vita democratica del Paese. Siamo di fronte a un’aggressione alla libertà di espressione e al confronto delle idee. Strappare un manifesto non è solo un atto di inciviltà: è un tentativo di censura, è il segnale preoccupante di un clima che rifiuta il dissenso e la partecipazione. Chi compie questi gesti, chi vuole far sparire il dibattito, dimostra paura. Paura della partecipazione popolare, paura di una campagna che parla di diritti, di lavoro, di dignità. Ma si sbaglia: ogni manifesto strappato moltiplica la nostra determinazione, rafforza il nostro impegno, alimenta la nostra voce".

 

"La libertà non si cancella con uno strappo"

"Chiediamo alle istituzioni locali e alle autorità competenti di intervenire per garantire il rispetto delle regole democratiche e la piena agibilità degli spazi elettorali. E invitiamo tutte e tutti a non cedere alla provocazione, ma a reagire con più forza, con più consapevolezza, con più partecipazione. La libertà non si cancella con uno strappo. Si difende con la parola, con l’ascolto, con il voto".

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