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Tavolo per la competitività e lo sviluppo al fianco delle imprese comasche

"Necessario mantenere un orizzonte ampio e costruire insieme una strategia che ci consenta di affrontare le sfide del prossimo futuro" afferma Gloria Bianchi, coordinatore del Tavolo.

Tavolo per la competitività e lo sviluppo al fianco delle imprese comasche
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Dopo lo stop forzato a causa dell'emergenza Coronavirus, che lo scorso marzo aveva sospeso la riunione, riparte - virtualmente - l'attività del Tavolo per la competitività e lo sviluppo della Provincia di Como, pronto ad essere un luogo di incontro e di condivisione per i principali attori socio-economici del nostro territorio. L'obiettivo è di costruire una strategia per affrontare la fase 2 che partirà a giorni. In una lettera, Gloria Bianchi, coordinatore del Tavolo ha esternato le sue riflessioni riguardo molti temi della ripartenza.

Tavolo per la competitività e lo sviluppo al fianco delle imprese comasche

"Ci ripresentiamo oggi nella data che avevamo stabilito insieme per incontrarci, proprio per riprendere il lavoro. È necessario mantenere un orizzonte ampio e costruire insieme una strategia che ci consenta di affrontare le sfide del prossimo futuro, in un contesto radicalmente mutato, consapevoli che l’attuale fase storica ci richiede operatività e concretezza, tempestività di intervento e risposta a molteplici bisogni" afferma Gloria Bianchi.

Tante le attività e le realtà a cui guardare nella fase di riapertura, con uno sguardo rivolto al territorio comasco, "Il nostro sguardo sarà rivolto prioritariamente al territorio della provincia di Como, ma su alcune tematiche è utile (anzi necessario) collaborare con realtà del territorio lecchese, con la quale condividiamo importanti asset" afferma Gloria Bianchi;

La Svizzera e i frontalieri

Il pensiero va anche alla vicina Svizzera e alla complicata condizione dei frontalieri. "Penso anche al rilevante tema delle relazioni con la Confederazione Elvetica ed in particolare con il Canton Ticino, con i suoi riflessi sul mondo dei lavoratori frontalieri, delle imprese che lavorano in Svizzera, del commercio e delle strutture ricettive e turistiche".

Una fase di convivenza

La fase 2 di riapertura sarà una fase di convivenza col virus; "La convivenza con il virus ci costringerà anche a pensare una nuova organizzazione di alcuni servizi pubblici fondamentali per lo sviluppo dei vari settori socio-economici come i trasporti e le infrastrutture a supporto di questi servizi. Sarà fondamentale infine saper intercettare le risorse finanziarie che verranno rese disponibili a vari livelli, locale, regionale, nazionale, europeo" conclude il coordinatore Bianchi.

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