Telecamere negli asili, passa legge in Regione
Il via libera alle telecamere è arrivato in commissione Bilancio. Un investimento complessivo da 900mila euro per impianti, formazione e prevenzione
Telecamere negli asili, passa legge in Regione.
Via libera in commissione
Il via libera alle telecamere è arrivato al Pirellone in commissione Bilancio, al Pirellone. Semaforo verde dunque al progetto di legge numero 27 e alla relativa norma finanziaria riguardante iniziative a favore dei minori che frequentano agli asili nido e i micronidi. La normativa prevede contributi agli asili nido e ai micronidi per l’installazione dei sistemi di sorveglianza.
Obiettivo raggiunto, Corbetta soddisfatto
"L’obiettivo del progetto di legge – spiega Alessandro Corbetta, consigliere regionale della Lega, relatore del provvedimento in commissione – è tutelare il benessere dei bimbi che frequentano gli asili nido, alla luce dei vergognosi casi di cronaca relativi ai maltrattamenti subiti da diversi bambini in alcune di queste strutture". Con l’approvazione del documento, la Regione prevede differenti aree di intervento, che vanno dalla prevenzione alla formazione continua delle educatrici, dalla videosorveglianza all’assistenza ai minori vittime di maltrattamento e alle loro famiglie.
L’investimento
La legge è finanziata con 900mila euro di fondi regionali. Di queste risorse, 300mila saranno investiti per il biennio 2018/2019 per le azioni di sensibilizzazione, formazione e prevenzione. I rimanenti 600mila euro sono invece destinati per il biennio 2019/2020 quali contributi agli asili per l’installazione di sistemi di videosorveglianza. Nella fattispecie, videocamere a circuito chiuso accessibili solo dalle forze dell’ordine in caso di denunce o segnalazioni. Nessun pericolo dunque di oltrepassare i confini della privacy o di trasformare le strutture in una sorta di “Grande Fratello”. Questa era infatti una delle perplessità evidenziate dalle maestre e dalle rappresentanze sindacali in vista dell’introduzione delle telecamere.
Stop a maltrattamenti e violenze
“Questa normativa – conclude Corbetta – contribuisce in maniera concreta a creare le condizioni affinché certi brutti episodi di maltrattamenti non abbiano più a ripetersi, salvaguardando i nostri bambini e nello stesso tempo tutelando i tanti insegnanti che svolgono il loro lavoro con grande dedizione e professionalità”. Il provvedimento dopo i passaggi in Commissione, attende ora il voto definitivo in Consiglio regionale.