Tennis Erba “dopo anni di volontariato è passato di mano ai privati”
Lo sfogo del presidente del club Andrea Calvi.
In città è cosa ormai nota: dal 1 giugno 2019 la gestione dell’impianto tennistico situato all’interno del parco Majnoni ha cambiato gestione. Il presidente del Tennis Erba però, che gestiva la struttura da 60 anni, ha tenuto a fare chiarezza sulla situazione.
Le parole del Tennis Erba
"Ci preme, per la chiarezza e la franchezza che ci ha sempre contraddistinto, precisare a tutti, specialmente ai non addetti ai lavori e a chi non ha mai frequentato il circolo, alcuni particolari della storia dell’associazione dall’anno della sua nascita ad oggi - spiega Andrea Calvi -L’associazione nasce ufficialmente nel febbraio del 1960 e si iscrive alla FIT (Federazione Italiana Tennis): oggi è uno dei Circoli più “vecchi” della Lombardia. Obbiettivo dei soci fondatori creare una struttura sportiva atta alla pratica del Tennis per la città. Vengono creati i due campi in terra rossa ancora oggi presenti, la palazzina adibita a spogliatoi e quella per la Club House e il Bar. Bar aperto, non solo ai soci ma a tutti i frequentatori del parco, tutti i giorni prefestivi e festivi e nei pomeriggi da aprile a ottobre. Per consentire l’utilizzo di almeno un campo anche d’inverno è stato acquistato la tensostruttura mobile per il campo centrale, sostituita nel 2012. Il terzo campo, realizzato successivamente, è stato ottenuto bonificando l’area in quel tempo dedicata all’accumulo degli sfalci ottenuti dalla manutenzione del verde del parco; impianto che ancora oggi qualcuno non conosce perché situato nella parte alta del parco a ridosso della cancellata che fiancheggia Corso Bartesaghi: impianto rimesso a nuovo, sempre a nostre spese, con il rifacimento del fondo con materiali di nuova generazione nella primavera del 2017. Aggiungiamo inoltre che da più di 10 anni abbiamo inoltrato richiesta per la copertura di un secondo campo (assolutamente necessaria per la sopravvivenza del tennis): fissa nel caso del campo tre considerata la sua ubicazione defilata all’interno del parco o in alternativa mobile. Tale richiesta ci è stata sempre rifiutata dalle pubbliche istituzioni proposte".
"Il Comune ci aveva promesso una proroga della concessione"
"La concessione stipulata nel 2008, scaduta il 31 dicembre del 2016, ci è stata rinnovata per 2 anni fino al 31/12/18 con la promessa di prorogarla per ulteriori due anni (promessa non mantenuta). Su nostra richiesta è stata poi concessa un’ulteriore proroga fino al 31 maggio 2019 per permettere al circolo di portare a termine le attività relative a corsi “invernali” iniziati nel mese di ottobre 2018. Rispettando le “nuove regole” che non permetterebbero più il rilascio di una concessione senza la pubblicazione di un bando, il comune di Erba si è comportato di conseguenza. Il circolo vi ha partecipato ma ha perso a nostro avviso immeritatamente - prosegue il suo sfogo Calvi - L’ ”élite”, così siamo stati definiti in un articolo apparso sulla stampa locale, in questi quasi 60° anni ha creato a sue spese tutto quello citato e che ora è patrimonio comunale, ha tenuto alto il nome del Circolo e della città partecipando a manifestazioni nazionali e internazionali trionfando anche all’estero, ha interagito con le scuole cittadine organizzando corsi di apprendimento per gli studenti delle scuole inferiori in collaborazione con il personale insegnate, organizzato tornei estivi che vedevano la partecipazione di più di 130 atleti e permesso ai suoi soci e a tutti quanti lo desiderassero la pratica dell’attività sportiva che più ci affascina. Non senza rimpianto terminiamo il nostro compito senza lasciare un solo centesimo di debito. Ringraziamo tutti quelli che, soci o non soci, ci hanno sostenuto in questi anni".
A settembre si deciderà il futuro dell'associazione
"Rimandiamo all’assemblea dei soci, che convocheremo dopo l’estate, il compito di decidere sulla sorte dell’associazione che, essendo una Associazione dilettantistica Sportiva, nel caso cessasse la sua attività dovrà devolvere in beneficenza l’eventuale risultato positivo riferito all’ultimo bilancio. Auguriamo a chi ci ha sostituito di poter vantare, fra qualche anno, i risultati sulla falsa riga di quelli", chiosa Calvi.