Tentata rapina a Turate arrestato anche il fratello complice
La vittima era stata salvata da due cittadini di origine marocchina.
A novembre c'era stata una tentata rapina a Turate. In manette era già finito Massimiliano Paletta, ora è stato arrestato anche il fratello complice.
Tentata rapina a Turate
Il rapinatore, armato e travisato con uno scalda-collo, aveva minacciato, con la pistola un dipendente della Farmacia Comunale di Turate. Voleva che l’uomo gli consegnasse l’incasso della giornata, ovvero 1.773euro che la vittima stava depositando nella cassa continua della “Banca Popolare di Sondrio” di via Vittorio Emanuele II/angolo via Volta. Un gesto eroico di due cittadini di origine marocchina aveva evitato il peggio. Dopo essersi accorti di ciò che stava accadendo erano riusciti a disarmare l’uomo e ad immobilizzarlo. Successivamente hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri. (QUI I DETTAGLI)
In manette anche il complice
In flagranza di reato era stato arrestato Massimiliano Paletta, cittadino italiano nato nel 1974, residente a Turate, che si è reso responsabile dei reati di tentata rapina aggravata e porto in luogo pubblico di arma clandestina. Le indagini dei Carabinieri di Turate non si sono fermate al mero episodio e sono continuate sino all’individuazione di colui che si ritiene essere l’ideatore del colpo e che ha materialmente partecipato anche alle fasi esecutive della rapina, fornendo al rapinatore le informazioni sul momento proficuo per compiere l’azione ed attendendolo in zona a bordo di un’autovettura per garantirgli la fuga.
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Ha cercato di aiutare il rapinatore
Già dalle informazioni fornite dai testi nell’immediatezza dei fatti, era infatti emerso che, durante le concitate fasi dell’intervento dei due cittadini marocchini, un uomo claudicante, sopraggiunto a bordo di un’auto scura, era intervenuto in modo risoluto cercando di liberare il rapinatore e, per tale fine, di colpire con una stampella i due uomini che mantenevano bloccato l’autore del reato. Solo grazie alla determinazione dei due marocchini, il complice del rapinatore era costretto a desistere ed a darsi alla fuga prima dell’arrivo dei Carabinieri.
Era il fratello
I militari dopo aver sentito altri testimoni ed aver analizzato il traffico telefonico del telefono cellulare dell’arrestato, sono riusciti non solo ad identificare il complice ed a documentarne la presenza in zona, ma ad accertare che proprio questi era rimasto in contatto telefonico costante con l’autore materiale durante tutte le fasi della rapina, fornendogli, evidentemente, le indicazioni sull’identità e sui movimenti del dipendente della farmacia che doveva versare l’incasso. Questa mattina è stato tratto in arresto dagli stessi militari Vincenzo Paletta, classe 1958, residente Turate, fratello di Massimiliano, con precedenti specifici. I Carabinieri di Turate lo hanno sorpreso presso la propria abitazione notificandogli il provvedimento restrittivo. E’ poi stato portato alla Casa Circondariale del Bassone, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le indagini, condotte dalla Stazione CC di Turate, sono state coordinate dal Sost. Procuratore della Repubblica di Como, D.ssa Alessandra Bellù.