Traffico illecito di rifiuti a Como: 10mila tonnellate d'immondizia scovate dalla Polizia Locale FOTO E VIDEO
Due aree sono state poste sotto sequestro e gli amministratori arrestati.

La notizia del traffico illecito di rifiuti da Nord a Sud Italia di questi giorni ha toccato anche la città di Como che, grazie all'attività di una Unità Speciale di Tutela del Territorio della Polizia Locale, è stata protagonista dell'indagine che ha portato all'arresto di 11 persone.


Traffico illecito di rifiuti: 7mila tonnellate in eccesso a La Guzza
Da oltre un anno infatti la Polizia Locale di Como, guidata dal Comandante Donatello Ghezzo, indagava sull'accumulo di rifiuti alla Smr Ecologia in località La Guzza. Era il marzo 2018 quando gli agenti sequestrarono una prima volta l'area, invasa da una quantità abnorme di rifiuti: 7mila tonnellate in eccesso rispetto alle 3mila autorizzate.
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Per la seconda volta (l'azienda aveva già avuto problemi nel 2017) venne denunciato il legale rappresentante della Smr, Matteo Molinari, oggi ai domiciliari, come la consulente ambientale dell'azienda, Sara Costenaro, che la Polizia Locale di Como conobbe proprio in quell'occasione.


Da quel momento in poi alla Smr non entrarono più rifiuti ma qualcosa continuava a non tornare: come disposto dalla Procura l'area andava svuotata dai rifiuti. I camion avrebbero dovuto portare l'immondizia da Como nei centri di smaltimento autorizzati in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Gli agenti della Locale di Como invece, seguendo gli autoarticolari, si ritrovarono alla ex Snia di Varedo, una gigantesca area dismessa utilizzata come discarica abusiva e oggi posta sotto sequestro dalle autorità competenti.
E' a questo punto che gli agenti comaschi hanno denunciato - questa volta per il reato di traffico illecito di rifiuti - Molinari e l'indagine è diventata di competenza della Direzione Distrettuale Antimafia e si è legata con un'indagine parallela che i Carabinieri Forestali stavano portando avanti in diverse zone d'Italia.


In via del Lavoro
Parallelamente, l'unità speciale della Locale hanno aperto un'altra indagine sull'area di via del Lavoro, in affitto alla Salcon Sas, priva di qualsiasi titolo per la gestione dei rifiuti; lì infatti erano stipati 795 metri cubi di rifiuti indifferenziati analoghi a quelli stoccati alla Smr che, come quelli, provenivano da diversi Comuni della Campania ma anche da piattaforme ecologiche del Comasco.
E' in quest'area, poi posta sotto sequestro, che la Polizia Locale incontra quello che la DDA ha ritenuto essere a capo di tutto il sistema: Angelo Romanello, erbese di origini calabresi, che invece si presentò come consulente commerciale della Salcon, amministrata da Matteo Salomone (ai domiciliari).



Il commento dell'assessore Negretti
"All'interno del Comando abbiamo delle eccellenze e dei piccoli nuclei che stanno crescendo, dimostrandosi in grado di fare importanti operazioni in collaborazione con le altre istituzioni e forze dell'ordine. In questo caso tutto è partito da quattro persone che hanno avuto l'intuizione, la passione per il proprio lavoro e il contatto costante con i cittadini. Oggi voglio complimentarmi e augurare buon lavoro per il futuro in particolare tutti i protagonisti di questo intervento, testimonianza ulteriore di come il lavoro di squadra porti a risultati eccellenti" ha commentato all'assessore alla Sicurezza del Comune di Como, Elena Negretti.