Fino Mornasco

Tre denunciati in stato di libertà per concorso in rapina aggravata

Trattasi di un minorenne e due maggiorenni, tutti di origine straniera.

Tre denunciati in stato di libertà per concorso in rapina aggravata
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Responsabili a vario titolo di rapina aggravata in concorso, porto di armi od oggetti atti ad offendere, sequestro di persona, estorsione e ricettazione: tre denunce per altrettanti ragazzi.

Tre denunce

I militari della Stazione Carabinieri di Fino Mornasco, a conclusione di un’articolata attività investigativa, condotta mediante l’acquisizione delle immagini dei sistemi di
videosorveglianza pubblica e privata, la raccolta delle testimonianze e l’analisi dei tabulati
telefonici, hanno denunciato in stato di libertà tre ragazzi, due maggiorenni ed un minorenne,
tutti di origini straniera, ritenuti responsabili a vario titolo di rapina aggravata in concorso,
porto di armi od oggetti atti ad offendere, sequestro di persona, estorsione e ricettazione.

Attività investigativa iniziata a gennaio

L’attività investigativa dei militari finesi aveva inizio verso la fine di gennaio di quest’anno, dopo che un ragazzo denunciava di essere stato rapinato da due giovani di origine straniera alla stazione di Fino Mornasco, appena sceso dal treno proveniente da Milano ed in pieno girono. L’evento destava molta preoccupazione nell’opinione pubblica, per via della violenza e della spregiudicatezza con cui veniva commesso il reato.
Secondo il racconto della vittima, due giovani di origini straniera sotto minaccia di un coltello lo obbligavano a raggiungere il vicino Parco Comunale, poco distante dalla Stazione Ferroviaria, dove si sarebbero fatti consegnare un costoso telefono cellulare e sempre sotto minaccia, gli avrebbero estorto il codice di sblocco, sottraendoli anche gli auricolari.

Ricostruzione dei fatti

Attraverso un’attenta analisi delle telecamere di videosorveglianza comunale e della Stazione Ferroviaria, venivano ricostruiti con dovizia di particolari i vari momenti in cui il giovane veniva rapinato e minacciato.
L’esami dei tabulati telefonici permetteva di ritrovare il cellulare, in quel momento in uso a un 18enne di origini albanesi, denunciato per ricettazione. A conclusione delle varie attività di polizia giudiziaria il cellulare veniva restituito alla vittima. Le attività di controllo del territorio proseguiranno con la medesima intensità, con personale in divisa e in borghese.

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