Turate, musica troppo alta, è polemica sul Festival
I residenti della Fagnana hanno protestato perché non riuscivano a dormire; l'organizzazione ha ridotto orari e appuntamenti.

"Musica ad alto volume fino a tarda notte, anche in settimana. Non riusciamo a dormire e al mattino seguente dobbiamo alzarci presto per andare a lavorare". E’ questo lo sfogo esasperato di alcuni residenti della frazione Fagnana, che non hanno particolarmente apprezzato l’Accordo Zero Live Music Festival, organizzato dalla società «IComHub» per tutta la stagione estiva nella sua sede di via Varesina 1.
Turate, musica troppo alta, è polemica sul Festival
A farsi portavoce del disagio dei residenti sono stati Fabio De Certo e Fabrizio Rotoloni, entrambi membri della consulta delle frazioni. "Il locale riproduce musica ad alto volume nella sua area esterna nelle sere estive dalle 21 in poi, anche in settimana, quando il giorno seguente tutti noi dobbiamo alzarci presto per andare a lavorare. La musica si sente anche con le finestre chiuse, non lasciandoci riposare, e in più con il caldo vorremmo anche dormire con qualche finestra aperta, ma risulta impossibile», puntualizzando i referenti, che hanno mandato anche una segnalazione in Comune, mettendo a disposizione le loro abitazioni per i controlli di Arpa sull’eventuale inquinamento acustico. «Ci fa piacere che un locale riprenda le proprie attività dopo il lungo stop forzato causato dalla pandemia, ma non a discapito del nostro riposo notturno", concludono.
La versione di IComHub
Abbiamo chiesto la versione anche della società interessata, la IComHub; che ha risposto attraverso il suo legale rappresentante e amministratore unico, Antonio Curci: "L’azienda ha già avuto un’interlocuzione molto positiva con il Comune, che si è mostrato disponibile e sensibile alle esigenze sia dei residenti sia della società, considerando che per noi il Festival, organizzato nel pieno rispetto delle norme, rappresenta un’attività economica importante, a maggior ragione dopo l’anno e mezzo di pandemia e di chiusure. In più con questo evento diamo ai giovani e alle band emergenti la possibilità di esibirsi in pubblico, supportati da una stimata azienda del territorio che si occupa del service audio e luci e degli impianti musicali". La mediazione avuta con il Comune ha però portato la società ad annullare alcuni concerti e a ridurre gli orari: "Pur rispettando tutti i vincoli previsti, abbiamo deciso, per venire incontro ai residenti, di annullare per agosto e settembre gli eventi settimanali, a danno purtroppo delle giovani band che in quei giorni avrebbero potuto esibirsi. In più abbiamo rimodulato gli orari per chiudere l’evento entro mezzanotte". Misura che ha impattato sugli incassi: «Il danno economico è importante perché l’esibizione finisce già alle 23 o 23.30 e così i presenti non si intrattengono più a lungo negli stand gastronomici, gestiti da terzi, allestiti nell’area esterna della sede. Abbiamo quindi perso più di un’ora di fatturato e molti stand hanno preferito lasciare l’evento per l’ingente perdita economica subita». E infine: "Ringrazio il sindaco per l’impegno dimostrato nel trovare una mediazione, ma dall’anno prossimo valuteremo di spostare il Festival in un altro Comune in modo da non incorrere in altri problemi simili. Ci dispiace ovviamente non poter più usufruire della nostra sede".