Ubriaco e molesto all’ospedale minaccia i poliziotti, arrestato 28enne
“Vi aspetto fuori e vi sparo un colpo di pistola in testa”.

La Polizia di Stato di Como ha arrestato un 28enne marocchino, irregolare, con precedenti e senza fissa dimora: ha fatto rientro sul territorio italiano nonostante l’espulsione.
Arrestato un 28enne e denunciato
La Polizia di Stato di Como, nella notte appena trascorsa, ha arrestato per aver fatto rientro sul territorio italiano nonostante la sua espulsione, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, un 28enne marocchino, irregolare, con precedenti di polizia e senza fissa dimora. L’uomo è stato altresì denunciato in stato di libertà per oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento. Verso le 2.20 di questa notte, una volante è stata indirizzata presso il pronto soccorso dell’ospedale Valduce di Como, in quanto era segnalata la presenza del 28enne in stato di ubriachezza e molesto con il personale sanitario.
Una volta giunti sul posto, i poliziotti hanno preso in consegna il marocchino che ha immediatamente reagito male, una volta fatto accomodare nell’auto di servizio ha iniziato a scalciare contro il finestrino posteriore tentando di infrangerlo senza riuscirci. Una volta raggiunti gli uffici della Questura però, l’uomo ha iniziato a inveire e minacciare i poliziotti con frasi quali “vi aspetto fuori e vi sparo un colpo di pistola in testa”, per poi scagliarsi con la testa contro il vetro di una porta, danneggiandola. Dopo molti tentativi, il 28enne è stato portato alla calma e identificato.
Espulsione notificata nell’agosto 2024
Sul suo conto oltre ad alcuni precedenti di polizia per reati di spaccio di droga e l’inosservanza delle norme sull’immigrazione, è emersa un’espulsione notificatagli nell’agosto 2024 ed emessa dal prefetto di Cuneo: in quella data l’uomo aveva effettivamente lasciato il territorio italiano raggiungendo la Svizzera, che gli rilasciava un “pass d’uscita” che stanotte aveva con sé.
Pertanto, visti gli accadimenti e raccolti gli elementi, il 28enne è stato arrestato per aver fatto rientro sul territorio italiano nonostante il divieto dei tre anni dettato dalla sua espulsione, per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e denunciato in stato di libertà per oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento. Avvistato il pubblico ministero di turno, lo stesso ha disposto venisse trattenuto in Questura in attesa del suo processo di domani, venerdì 11 luglio, alle 11.