San Fermo della Battaglia

Una panchina e una dedica per ricordare il fidanzato morto

Posizionata con una toccante targa da Guenda Giulia Fugazza, grazie alla collaborazione del Comune.

Una panchina e una dedica per ricordare il fidanzato morto
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Una panchina a San Fermo della Battaglia per ricordare il fidanzato morto in un incidente stradale.

Una panchina in memoria dell'amato fidanzato

"Volevo regalarti qualcosa che rimanesse per sempre, anche se è soltanto una cosa che serve per noi umani che siamo rimasti su questa terra". Guenda Giulia Fugazza ha fissato, per sempre, il suo amore per il fidanzato Alberto Tamagnone, purtroppo scomparso all'età di 29 anni, lo scorso dicembre, a causa delle conseguenze di un terribile incidente stradale. Una panchina posizionata in un luogo caro alla coppia di giovani, grazie al permesso ottenuto dal Comune di San Fermo della Battaglia. "Volevo ringraziare di cuore - scrive, Guenda Giulia tramite Facebook - il Comune di San Fermo e il sindaco per avermi permesso, dopo aver contattato gli assessori del Comune e soprattutto il il dottor Grisoni, di regalare una panchina finanziata da me con una targa in nome di Alberto, dove chiunque possa andare ad ammirare il panorama della bellissima natura che circonda questa panchina, oppure a fare una semplice preghiera per lui, tirare un sospiro oppure anche soltanto sorridere perché lui è immenso come tutto quello che c’è davanti. Un ringraziamento davvero sentito va al dottor Grisoni e agli operai del Comune di San fermo che mi hanno aiutato a posizionare la panchina e a ispezionare il luogo dove collocarla, perché sono stati davvero tempestivi nella mia richiesta e hanno preso a cuore il mio desiderio".

Un posto speciale, nel cuore di chi ha amato Alberto

"Alberto avrà un posto dove chiunque, anche con i propri cani, potrà andare a pensarlo, a rivolgergli una parola dolce, un sorriso e qualsiasi cosa per cui so che lui sarebbe davvero felice. Io ci ho messo il cuore, l’impegno di tanti mesi di progettazione (anche perché non sapevo a chi rivolgermi nella confusione e dolore più totale), finché alla fine sono riuscita a realizzare una cosa che sebbene terrena, spero che dall’alto lui la veda e la apprezzi tanto, perché è per lui. Portategli dei fiori, a noi piacciono tanto i girasoli, fate sì che questo sia un luogo di silenzio e anche di conforto per tutti quanti che hanno qualcosa nella vita che gli deve dare la forza di andare avanti, nonostante ogni giorno sia per me una croce pesantissima e che io non avrei mai voluto portare".


La dichiarazione di eterno amore

"Ti amo tantissimo Alberto, io e te saremo per sempre, non su questa terra, ma sicuramente un giorno ci incontreremo perché non finisce tutto qua - evidenzia Guenda - noi siamo stati separati in tre minuti senza volerlo dopo esserci salutati con i nostri abbracci e i nostri baci, aspettando di vederci a casa, una casa dove costruivamo giorno dopo giorno il nostro futuro. Con tutto l’amore che ho, per sempre tua Guenda".

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