Vaccini obbligatori a scuola, i presidi: “Per noi vale la legge Lorenzin”

I dirigenti scolastici "scomunicano" la circolare del Ministro Giulia Grillo.

Vaccini obbligatori a scuola, i presidi: “Per noi vale la legge Lorenzin”
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E’ ormai braccio di ferro sui vaccini obbligatori a scuola. Per i dirigenti scolastici la circolare del Ministro Giulia Grillo non vale e alla ripresa dell’anno scolastico farà fede la normativa in vigore.

Vaccini obbligatori a scuola: è scontro

Se all’inizio della scuola le famiglie non presenteranno il certificato di avvenuta vaccinazione della Ats, i bimbi non potranno accedere a nidi e scuole dell’infanzia. Questa la posizione dell’Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola (Anp), che consuma una netta rottura col Governo.

Una situazione a dir poco confusa

Il Senato ha detto sì nei giorni scorsi all’emendamento, inserito nel decreto Milleproroghe, che farebbe slittare di un anno l’obbligo di presentare i certificati vaccinali per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia e ai nidi, introdotto dalla Legge Lorenzin. Ma la Camera no, si andrà a dopo il primo giorno di scuola: quindi di fatto il “congelamento” dell’obbligo vaccinale salta.

Contro anche regioni e ordini dei medici

Contro la possibilità che l’obbligo vaccinale venga “congelato” per un anno si stanno mobilitando gli ordini dei medici, ma anche diverse regioni (Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Marche, Piemonte e Sardegna, Calabria e Campania).

Mentre i presidi sono contrari anche all’ipotesi di correre ai ripari “proteggendo” gli scolari immunodepressi facendoli spostare in classi “più sicure” (posto che il problema della promiscuità degli ambienti scolastici sia difficilmente arginabile).

Come vorrebbe uscirne il Ministro Grillo

Il Ministro pentastellato Giulia Grillo ha emesso a inizio luglio una circolare che permette ai genitori di presentare l’autocertificazione come unico attestato vaccinale se manca la documentazione Asl.

"Per i minori da 6 a 16 anni, quando non si tratta di prima iscrizione scolastica, resta valida la documentazione già presentata per l’anno scolastico 2017-2018. Se il minore non deve effettuare nuove vaccinazioni o richiami e per i minori da 0 a 6 anni e per la prima iscrizione alle scuole (minori 6-16 anni), basta una dichiarazione sostitutiva di avvenuta vaccinazione. In alcuni casi, varrà anche l’autocertificazione che attesti l’avvenuta prenotazione alla Asl per effettuare le vaccinazioni”.

Ma se i genitori presentano autocertificazioni false? Dice la Grillo:

Chi viola la legge va perseguito. Chiederemo alle Regioni di aumentare i controlli.

Ma il fatto è che ora i presidi “scomunicano” la circolare della discordia… come se ne uscirà?

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daniele.pirola@netweek.it

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