Vandali distruggono tre convogli l'assessore regionale Terzi: "Incivilità senza limiti"
Sabato notte nella stazione di Como Lago
Tre convogli Trenord di ultima generazione sono stati vandalizzati sabato notte nella stazione di Como Lago: i danni ammontano a oltre 100mila euro. I treni in questione sono ora oggetto di operazioni di ripristino che richiederanno un tempo prolungato. “L’inciviltà di certi personaggi è senza limiti. Le bande di vandali procurano danni alla collettività e creano disagi agli utenti. Vandalizzare beni pubblici, i treni in questo caso, è un’assurdità inaccettabile. Mi auguro che le autorità preposte possano individuare i responsabili anche analizzando le immagini della videosorveglianza di stazione”, ha commentato l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi.
Vandali distruggono tre convogli: gesti in crescita
Secondo i dati diffusi da Trenord, nei primi due mesi del 2021 gli atti vandalici hanno registrato un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo del 2020, prima che iniziasse la pandemia. Tra gennaio e febbraio di quest’anno i treni sono stati colpiti 148 volte (con la rottura di vetri e la distruzione di arredi interni) contro le 104 di un anno fa. Nel 2020 bande di delinquenti hanno divelto 3.778 sedili, distrutto 477 finestrini e rubato 3513 martelletti di sicurezza.
L'assessore: "Sono degli imbecilli..."
“A questo bisogna aggiungere i costi per la rimozione dei graffiti sui convogli che superano la cifra annua di 1,5 milioni di euro – conclude l’assessore Terzi -. Chiamiamo questi comportamenti per quello che sono: veri e propri atti delinquenziali che denotano preoccupanti deficit culturali e una totale mancanza di rispetto per il prossimo. Inoltre, i treni di ultima generazione servono ad efficientare il servizio, se poi i vandali li mettono fuori uso è chiaro che a risentirne è anche la stessa qualità dell’offerta di trasporto: una condanna unanime di questi gesti potrebbe servire a isolare i delinquenti, i quali evidentemente si credono degli eroi ma sono solo degli imbecilli”.