Denunciato in stato di libertà per resistenza a Pubblico Ufficiale, sanzionandolo amministrativamente per la detenzione di una dose di marijuana, un 23enne italiano, di origini nordafricane, residente a Casnate con Bernate.
Vede la volante e inizia a correre
Verso le 17.30 di ieri, domenica 23 novembre, una volante, durante il consueto e attento servizio di controllo del territorio, transitando in via Pasquale Paoli ha notato l’insolito atteggiamento di un ragazzo che, mentre camminava sul ciglio della strada, alla vista della pattuglia ha iniziato a correre velocemente cercando di allontanarsi dalla vista dei poliziotti, probabilmente con l’intento di eludere un controllo di Polizia. Visto il traffico presente e l’impossibilità di inseguirlo con l’auto, i poliziotti hanno deciso di inseguire il ragazzo a piedi fino a quando lo stesso si è poi rifugiato all’interno di un hotel della via Paoli e a sua volta in uno dei bagni della struttura ricettiva, chiudendosi a chiave.
Raggiunto immediatamente dagli agenti, l’uomo si è rifiutato più volte di aprire la porta del bagno all’interno del quale ha fatto più volte scorrere l’acqua dello scarico, quando finalmente i poliziotti sono riusciti a farlo uscire e a identificarlo.
Portato in Questura
Dall’ispezione sulla sua persona, gli agenti hanno trovato in una delle tasche del giubbotto una dose di marijuana. Tale rinvenimento ha scatenato nel 23enne una razione scomposta e violenta nei confronti degli agenti. L’uomo ha iniziato a divincolarsi per poi buttarsi a terra. Portato alla calma e assicurato in auto, il 23enne è stato poi portato in Questura, dove dopo l’elencazione dei suoi precedenti e la verbalizzazione di quanto accaduto, veniva denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e sanzionato amministrativamente per l’illecita detenzione della droga. Per lui è già in corso l’attività istruttoria da parte della Divisione di Polizia Anticrimine, che provvederà a stilare una dettagliata relazione tecnica, che verrà sottoposta al questore di Como Marco Calì.