Il progetto

“Vince chi smette”, spazio di ascolto aperto dalla Caritas contro il gioco d’azzardo

Incontri, sensibilizzazione e consulenza: anche il vescovo invita ad affrontare il problema.

“Vince chi smette”, spazio di ascolto aperto dalla Caritas contro il gioco d’azzardo

Anche a Como attivato il progetto “Vince chi smette”, attraverso il quale Caritas Italiana intende sensibilizzare le comunità sul fenomeno del gioco d’azzardo e sui rischi che ne derivano.

Il progetto

La novità mira a costruire una coscienza critica collettiva e a promuovere azioni concrete di contrasto e prevenzione. L’iniziativa è costruita in collaborazione con Fict (Federazione italiana delle comunità terapeutiche). Il progetto promosso dalla Caritas diocesana di Como prevede due azioni concrete. L’organizzazione di incontri di informazione e consulenza sull’azzardo rivolti ad anziani, giovani adulti, persone coinvolte e i loro familiari, adolescenti, ragazzi, scuole, parrocchie, gruppi e associazioni. Poi, l’apertura di uno spazio di ascolto e consulenza al Centro pastorale Cardinal Ferrari, in viale Cesare Battisti 8 a Como, ogni martedì dalle 14.30 alle 17.30.

I colloqui

Per fissare un colloquio è necessario chiamare Paolo (Caritas Como), al numero di cellulare 375-1355437 o inviare una e-mail a vincechismette@caritascomo.it.

Contrasto al gioco d’azzardo

Come spiega una nota della Caritas diocesana, “il fenomeno dell’azzardo ha assunto negli ultimi anni una dimensione preoccupante e non si registrano proposte e scelte politiche in grado di realizzare adeguate misure di contrasto, prevenzione e sostegno. Nel 2024 in Italia sono stati spesi ben 157 miliardi di euro nei giochi d’azzardo. Sono coinvolti il 37% dei ragazzi under 19 e il 26% delle persone over 65. Dal 2013 l’azzardo è riconosciuto come malattia, perché può dar luogo a una condizione patologica di dipendenza, consistente nell’incapacità cronica di resistere all’impulso del gioco, con conseguenze anche gravemente negative sull’individuo stesso, la sua famiglia e le sue attività professionali. Nonostante la crescente consapevolezza di questa situazione, il fenomeno dell’azzardo continua a espandersi in modo preoccupante. Le slot machine, le videolotterie, i “gratta e vinci”, le scommesse e i concorsi a premi sottraggono annualmente agli italiani una spesa per le famiglie che si avvicina a quella per il cibo e supera quella per il riscaldamento domestico e le cure mediche. Necessario costruire una strategia comune sul tema dell’azzardo che parta dal basso, in grado di migliorare la percezione all’interno delle comunità del fenomeno e delle sue conseguenze; offrire più strumenti di prevenzione e orientamento rivolti ai diversi gruppi che frequentano le parrocchie. È inoltre importante rinforzare la collaborazione con le organizzazioni presenti sul territorio e gli enti locali, per avviare insieme azioni di informazione, sensibilizzazione, prevenzione, accompagnamento e costruzione di rete”.

L’appello del vescovo

Anche nella realtà diocesana comasca, l’urgenza di affrontare il problema è stata sottolineata in più occasioni da vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, e in particolare nelle “Indicazioni pastorali per un anno di grazia. Giubileo della speranza 2025” (pag. 21): “Non dimentichiamo le gravi difficoltà – sottolineate anche recentemente dai nostri Centri di Ascolto Caritas presenti nei vicariati – delle nuove povertà: la ludopatia, causa patologica del gioco di azzardo e la dipendenza dal alcool e droghe. Sono molte le persone (soprattutto adolescenti e giovani) del nostro ambiente di vita, esposte in modo drammatico a queste problematiche, con conseguente indebitamento delle famiglie. Come comunità cristiana (e civile) non possiamo sottovalutare i singoli casi. (…)”.