Violenza domestica, due provvedimenti emessi dal questore
Costante monitoraggio.

Due provvedimenti di ammonimento nel comasco verso un 32enne e un 23enne per condotte di violenza domestica.
Contrasto alla violenza domestica
La Polizia di Stato di Como, nell’ambito degli incarichi istituzionali volti a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, ha sempre cercato, anche tramite la presenza dei poliziotti sulle strade ed in mezzo alla gente, di infondere nella cittadinanza il senso di sicurezza.
Dai vari interventi di tutte le forze di polizia sul territorio, derivano le richieste di necessità da parte dei cittadini, altri input invece vengono colti e valutati direttamente dai poliziotti che costantemente monitorano i fenomeni di disagio e pericolosità sociale di quei soggetti responsabili di condotte illegali o violente nei confronti di soggetti ritenuti più deboli, come nei casi di violenza domestica. Ed è proprio grazie a tali risultanze che nei giorni scorsi, il questore di Como Marco Calì, preso atto delle relazioni tecniche della Divisione di Polizia Anticrimine di Como, che ha raccolto le richieste provenienti da altri uffici di Polizia del territorio, ha firmato due ammonimenti notificati nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili di violenza domestica.
Ammonimenti propedeutici
Notifica dell’ammonimento per un albanese di 32 anni residente a Lodi, che nel corso del tempo ha tenuto comportamenti violenti con l’ex compagna, residente in un comune sulla fascia di confine della città. La relazione inviata dai Carabinieri di Cernobbio ha documentato l’aggravamento della situazione e conseguentemente della sua posizione.
Notifica dell’ammonimento del Questore anche per un 23enne di Barlassina (MB), dalle relazioni dell’Upgsp di Como, l’uomo si era dimostrato violento nei confronti della ex compagna con scatti d’ira e forti litigi ai quali era costretto ad assistere il loro bimbo di solo un anno. Gli odierni provvedimenti di prevenzione, sono considerati propedeutici a mettere in guardia il soggetto coinvolto inducendolo a tenere un comportamento consono alle regole civili e una condotta conforme alla legge.
A tal proposito, il questore di Como tiene a precisare: “se tali provvedimenti servono da una parte a frenare immediatamente l’azione violenta, nel contempo i responsabili vengono consigliati e indirizzati a rivolgersi ad idonei centri per i soggetti ritenuti responsabili di reati legati alla violenza domestica o di genere, come i consultori familiari.”