"Antigoni", uno spettacolo contro la violenza sulle donne
Sette donne, prese dalla cronaca e dalla storia, si alterneranno nel racconto di un’attrice che darà loro voce e paleserà le loro vicende di rifiuto della tracotanza e dell’ingiustizia della società in cui si sono ritrovate a vivere.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, venerdì 25 novembre alle 21, presso la Piccola Accademia di TeatroGruppo Popolare di via Castellini 7 a Como, si terrà lo spettacolo Antigoni. Prima dello spettacolo, alle 19, per chi vorrà sarà possibile mangiare una pizza.
"Antigoni", uno spettacolo contro la violenza sulle donne
Sette donne, prese dalla cronaca e dalla storia, si alterneranno nel racconto di un’attrice che darà loro voce e paleserà le loro vicende di rifiuto della tracotanza e dell’ingiustizia della società in cui si sono ritrovate a vivere, ciascuna tornando a perpetuare il mito di Sofocle. Uno spettacolo sulla disobbedienza civile attraversando il mondo e il tempo, da Antigone, mitico esempio di ribellione, a Malala, premio Nobel per la pace nel 2014; disobbedienza che - come nel caso del rifiuto di Rosa Parks a cedere il proprio posto su un autobus a un passeggero bianco avviò il rovesciamento del sistema segregazionale negli Usa – può contribuire al miglioramento della società e delle sue dinamiche richiamando attenzione sui diritti umani.
Antigoni è uno spettacolo fatto di storie di disobbedienza al femminile. A cominciare da Antigone, appunto, antesignana della disobbedienza civile avendo rifiutato di soggiacere all’editto reale che impediva il seppellimento della salma del proprio fratello e andando con questo incontro a morte certa. Il valore del “No” acquista quindi in questa accezione un valore costruttivo prima che ostativo, la cui volontà è soprattutto quella di trasformazione di stati apparentemente immutabili.
Come nel caso di Malala, una ragazzina il cui desiderio di studiare e con lo studio trovare emancipazione ha dovuto affrontare la rozzezza del mondo talebano, così retrivo da tentare il suo assassinio pur di provare a affossare il principio di libertà espresso con quel desiderio innocente e primario. Come nel caso di Rosa Parks che lottò per l’emancipazione della popolazione nera d’America semplicemente rifiutando di cedere il proprio posto sull’autobus a un bianco. Come nel caso di Franca Viola che rifiutò il matrimonio riparatore prendendo simbolicamente a spallate
l’edificio sociale costrittivo e maschilista degli anni 60 in Italia. E il semplice piccolo “no” di Giovannina che tracciò insieme a migliaia di altre donne una x sulla scheda a favore del divorzio, o quello ben più impegnativo di Francesca Rolla all’imposizione nazista di abbandonare il proprio paese. Come il no rimasto in bocca a Marie Trintignant, figlia del famoso regista francese, inespresso al proprio amato e assassino, altrettanto famoso cantante di un gruppo musicale.
Dove, quando e i costi
Ingresso, pizza, bevanda e spettacolo: ore 19, prezzo 17 euro. Prenotazione entro giovedì 24 novembre, indicando se si preferisce pizza margherita o pizza pomodoro acciughe e olive. La bevanda sarà invece scelta sul posto tra birra, coca cola e acqua naturale/frizzante.
Ingresso spettacolo: ore 21, prezzo 10 euro.