Carnevale di Cantù 2020: Salvini, la plastica e il popolino-pollo, che spettacolo i carri! VIDEO
Uno spettacolo per tutti i gusti: ci sono la satira politica, i temi ambientali e i protagonisti di quest'anno.
Al Carnevale di Cantù 2020 ci sono carri allegorici davvero per tutti i gusti. Ci sono la satira politica, le grandi tematiche sociali e ambientali, i cartoni animati. A voi quale è piaciuto di più?
Carnevale di Cantù 2020
Un vero spettacolo il Carnevale canturino che ha preso il via oggi pomeriggio, domenica 2 febbraio, in città. I sette carri, oltre la maschera cittadina di Truciolo, che hanno sfilato hanno davvero lasciato il pubblico a bocca aperta. Grandi, imponenti, curati nei minimi dettagli. Poi la musica, i balli e ovviamente coriandoli e stelle filanti.
Truciolo è partito da piazza Volontari della Libertà poco dopo le 14.30 e a seguire, nel circuito cittadino, tutti gli altri carri. Primo fra tutti quello di Buscait, gruppo vincitore dell’edizione 2019, che propone quest’anno “Giro giro tondo… Non fate cadere il mondo!” con un appello ai potenti della Terra.
Il secondo carro nell’ordine di parata, “Il can-can lo facciamo noi”, realizzato dal gruppo Lisandrin, è invece una satira dei politici incompetenti. C'era un enorme Matteo Salvini a dominare un "Mulin Verd".
Amici di Fecchio, terzo sodalizio chiamato ad esibirsi, presenta il carro più monumentale della rassegna, alto ben 13 metri e sorretto da una meccanica complicatissima che darà animazione e movimento ai personaggi raffigurati. Protagonista “Ralph Spaccatutto”. “Se il mare vuoi salvare, aiutaci a riciclare” è il tema di denuncia ambientale e di sensibilizzazione ecologica proposto dal quarto gruppo, La Maschera. Il carro è costruito impiegando sia la cartapesta, sia, principalmente, bottiglie di plastica riciclate ed altro materiale di recupero.Tema, invece, tradizionalissimo di satira politica, proposto dai Bentransema, è “Tra gallo e galletti, siamo sempre più poveretti” che guarda con compassione al popolino tartassato.
Il Coriandolo ci riconduce a forza a considerare la questione della deforestazione. “Australia” è il grido che monta dalle fiamme di un albero dalle fattezze di un volto umano.
Sempre sulla scia ambientalista, i Baloss hanno allestito il carro dal titolo “Sommersi in un mare di plastica”, al fine di sensibilizzare la collettività intorno all’insensatezza dell’utilizzo della plastica monouso.