Da Landi a Fratus, quanti eventi con la Fiera del Libro
Il primo appuntamento è in programma per oggi alle 16.30
Saranno un martedì e un mercoledì ricchi di appuntamenti quelli della 72esima Fiera del Libro di Como , in piazza Cavour
Le presentazioni di martedì
L’avvocato Dellandito è nuovamente coinvolto in un’avventura dal sapore internazionale, glamour e intrigante. In gioco è la supremazia tecnologica garantita alla Nazione che avrà il controllo della Stanislav, unica miniera al Mondo da cui è possibile estrarre il Tragexicon, rarissimo minerale indispensabile per costruire l’hardware di un potente computer quantistico con capacità di calcolo potenzialmente illimitate. Le principali agenzie di spionaggio del Mondo dovranno competere per assicurarsi la gestione del prezioso materiale strappato alle viscere della terra al prezzo di molto sangue versato. Al centro della vicenda due famiglie rivali rese nemiche da antiche ruggini le cui azioni scateneranno reazioni imprevedibili. Una escalation di eventi concatenati, tradimenti, omicidi e inseguimenti mozzafiato porteranno inevitabilmente allo scoppio di un conflitto dal cui esito dipenderà un nuovo assetto geopolitico del continente europeo.
Tommaso Landi, nato a Como nel 1977, professione avvocato. Autore de “l’ira di Nuba” pubblicato nel 2022 a cura di Nep Edizioni. Precedenti esperienze letterarie sono due opere teatrali scritte tra i 18 anni e i 20 anni dal titolo “Il cornicione ovvero sopra” e “Folli con sé stessi”. Entrambe colpirono l’attenzione di Giorgio Strehler e furono messe in scena con il patrocinio del Piccolo Teatro Studio di Milano. Autore di numerosi articoli scientifici in tema di diritto tributario.Collabora con la redazione del Sole 24 ore.
Alle 18 sarà la volta di Mario Schiani autore di "Volevo diventare grande subito" che dialogherà con Chiara Anzani
A nove anni Ibu ha due sogni nel cassetto. Il primo: diventare una star della musica come il suo idolo, Takana Ja. Il secondo: diventare un adulto, e il prima possibile. Il destino lo accontenta in una mattina di luglio: mentre in lontananza si intravedono i fumi neri causati dalle esplosioni di una protesta politica, a casa di Ibu si abbatte una tragedia famigliare che cambierà per sempre il corso della sua vita. L’epopea di un bambino che, dalla Guinea, parte per un viaggio negli inferi del continente africano per poi affrontare, solo dieci anni dopo, le acque del Mediterraneo.
Mario Schiani (Como, 1963) è giornalista professionista dal 1988. Il suo esordio nella narrativa risale al 2009 con La banda delle Quattro Strade (Salani), finalista al premio nazionale di letteratura per ragazzi “Il gigante delle Langhe”. Nel 2020 un secondo romanzo, Quel dolce nome (Giovane Holden Edizioni). Nel 2021, Il fucile dietro la schiena (Dominioni Editore), scritto con il fratello Paolo e incentrato sul dramma degli internati militari nella Seconda guerra mondiale.
Alle 19.30 toccherà a Gaetano Iapichino autore di "Plinio il Vecchio e la Naturalis Historia: Aspetti e valori del sapere antico"
Il libro ha l’intento di sviluppare in modo chiaro e comprensibile quanto Plinio ha scritto nei 37 volumi della Naturalis Historia, la sua opera enciclopedica giunta sino a noi. Il testo si apre con la prefazione di Luca Levrini e Massimiliano Mondelli del Comitato Nazionale per le celebrazioni pliniane e con le notizie sulla vita militare e pubblica al servizio di Roma del grande comasco sino alla circostanza della morte durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 d. C, guidando la prima operazione navale conosciuta di assistenza e soccorso civile. Seguono i capitoli dedicati ai contenuti attuali e ancora oggi interessanti della Naturalis Historia (astronomia e meteorologia, geografia, antropologia, animali, botanica e agricoltura, medicina, arte e mineralogia) concludendosi con le citazioni dei passi che si riferiscono a Como e al Lario e alle attività ancora tipiche del nostro territorio, l’arte tintoria e quella della lavorazione della seta.
Chiuderanno la giornata alle 21 Claudio Sassi e Walter Pistarini autori di "Fabrizio De André. Ho paura di fare il poeta" che dialogheranno con Walter Pistarini, Alessio Brunialti e Roberto Sala, con musica dal vivo
Uomo schivo, scrittore colto, affabulatore, filosofo, cantautore, trovatore: quale tratto di De André scopriamo nella sua poetica? E quale, invece, ne rispecchia al meglio la dimensione privata? Per svelare l'uomo oltre il personaggio pubblico, Claudio Sassi e Walter Pistarini hanno raccolto quarant'anni di interviste e lunghe conversazioni nelle quali De André scioglie i nodi della sua personalità, i temi che gli sono cari, gli amori e gli affetti, i dubbi e le paure. Ho paura di fare il poeta è un viaggio intimo in una delle menti più lucide, scomode e amate della musica italiana.
Walter Pistarini, 1952, è informatico e appassionato di FDA da sempre. Dopo numerosi articoli scientifici e un libro sulla gestione dei progetti, dal 1999 dedica il tempo libero alla passione per il grande cantautore. Ha creato e mantiene il sito viadelcampo.com, uno dei più noti su De André, aggiornato costantemente con contributi di studiosi e appassionati. Ha organizzato mostre e tributi sull’argomento e curato on Claudio Sassi una fondamentale compilazione di articoli.
Gli appuntamenti di mercoledì 28
L’anfiteatro e le mura romani, una tintoria e il palazzo vescovile medievali di Como, oreficerie sacre tedesche nel Comasco, una famiglia lariana che emigra e fa fortuna in Sicilia nel 1700, una necropoli romana ai piedi del Gottardo ed altro ancora, nel nuovo numero della Rivista Archeologica Comense.
Alle 18 Tiziano Fratus presenterà "Alberodonti d’Italia. Cento capolavori della natura", un libro dedicato agli “alberodonti”, grandi alberi d’Italia che portano inciso sulla corteccia il trascorrere del tempo. Un viaggio atipico intriso di poesia e avventura, natura e grandi sogni intarsiati in legno e foglie.
Tiziano Fratus abita in una casa di fronte al bosco. Buddista agreste e nomade editoriale, nel corso dell’ultimo quarto di secolo ha pellegrinato in foreste maestose, meditando nei tronchi cavi delle grandi sequoie californiane quanto dei castagni e degli ulivi monumentali, ha attraversato riserve naturali, parchi storici, orti botanici e coniato concetti quali Homo Radix, Silva itinerans e Dendrosofia, dei quali ha scritto in reportage e articoli per quotidiani e periodici – fra gli altri “La Stampa”, “la Repubblica”, “il manifesto”, “Natural Style” e “La Verità” – e trattato in programmi radiofonici. In vent’anni di dedizione alla scrittura, Tiziano Fratus ha pubblicato oltre quaranta titoli, alcuni di poesia, altri di viaggio, due romanzi, storie, fotografie, saggi, una fiabelva, capitoli di un unico grande “silvario compreso tra la carta e la corteccia”.
Alle 19.30 spazio per Marina Nelli autrice di "La Creatività è Sostenibile?" che dialogherà con Primavera Fisogni
La creatività è sostenibile? Si è cercato di rispondere alla provocazione sottintesa del tema apposto. Esiste un incubatore di idee, un’insufflazione di input, come se tutte le “arti” entrassero in pacifica ma avida guerra fra di loro, per radicarsi e germogliare in noi, anche se in un primo momento disordinate e apparentemente inconsapevoli di destinazione e motivi, spinte come sono da forze primordiali e incontrollate. È l’avant-progettazione, passione e “lavoro” di una vita, leggere un giornale, immedesimarsi in un film vedere un’opera d’arte, scrivere un diario, non importa se cartaceo o online, filtrare curiosità, intrecciare parole, spiare vite, e, dall’amalgama, per sinergia e amore, trarre barlumi, abbozzi, emozioni più corpose, sottopelle.
Marina Nelli, Studi tecnici e poi umanistici, letterari e psicologici, per coniugare discipline solo apparentemente antitetiche. Comune denominatore: il “colore”, codice e segno di ogni passione e ricerca. Attività pluriennale al fianco di importanti aziende quanto mai diversificate nell’ideazione e produzione di materiali, ricerca, amore per la grafica e il disegno, sempre attribuite alla forma e alla destinazione d’uso finale. L’esperienza aziendale è stata sempre affiancata dall’insegnamento in prestigiose università e scuole. La scrittura continuamente perseguita, creativa, sostenibile, ricca di memoria e avida di futuro, è faro di esplorazione e motivo di vita.
Infine alle 21 spazio per Carlo Pozzoni e Andrea Stabellini autori di "Cattedrale di luce" che dialogheranno con Clemente Tajana
Una straordinaria raccolta di scatti quasi caravaggeschi nei quali non solo la luce, ma paradossalmente ancor più l’ombra, svelano e raccontano la bellezza della Cattedrale in un volume che è lui stesso una piccola opera d’arte. Ad accompagnare il lavoro fotografico di Carlo Pozzoni, e a rendere ancora più profondo e stimolante questo volume, troviamo anche le riflessioni di don Andrea Stabellini che ha affiancati gli scatti con un ricco commentario che, prendendo spunto dai Vangeli, si sofferma sul significato simbolico che la luce della Cattedrale permette di svelare.
Andrea Stabellini (Como, 1976) è prete e professore di diritto canonico presso la Facoltà di teologia di Lugano. Nel 2020 ha pubblicato Canzone Aperta (Carlo Pozzoni fotoeditore). Nel 2021 ha scritto la prefazione del libro Coronavirus' Drabbles di Felice Bonalumi e Antonio Teruzzi (Carlo Pozzoni fotoeditore).
Carlo Pozzoni è un editore e fotoreporter che entra gradualmente in contatto con l’editoria di viaggio fino a dedicarsi al fotogiornalismo e a collaborare con le più importanti testate nazionali. Nel 2004 una sua foto di cronaca è stata pubblicata sul New York Times. Dal 1996 al 2018 collabora stabilmente con La Provincia di Como fornendo servizi, oltre che di cronaca, anche di sport, spettacoli e cultura.