Il Bello dell'Orrido: l'archistar Mario Botta torna a Bellano

Appuntamento il 25 gennaio alle 18  al Cinema di Bellano, nell'ambito della rassegna ideata da Armando Besio e intitolata "Il bello dell'Orrido".

Il Bello dell'Orrido: l'archistar Mario Botta torna a Bellano
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L’archistar Mario Botta torna a Bellano. Lo farà il prossimo 25 gennaio alle 18  al Cinema di Bellano, nell’ambito della rassegna ideata da Armando Besio e intitolata “Il bello dell’Orrido”. Si tratta di  una serie di incontri con gli autori sul tema-ossimoro ispirato al famoso Orrido di Bellano, paese affacciato sul Lario.

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Il Bello dell’Orrido

La gola – creata dal fiume Pioverna, un’attrazione naturale circondata dalla bellezza selvaggia, dall’alone di mistero delle rocce ripide – attrae il visitatore di ieri e quello di oggi. Il fascino misterioso delle acque del fiume che nel corso dei secoli hanno modellato gigantesche marmitte e suggestive spelonche è anche accentuato dal cupo rimbombo delle acque tumultuose, dalle vertiginose pareti di roccia che hanno da sempre ispirato scrittori e artisti. Il paesaggio naturale di Bellano ben si lega dunque al concetto artistico di “sublime”: proprio nel raccontare questo senso di stupore e inquietudine in diversi campi, dall’arte alla letteratura, i cinque incontri del 2019 (con Stefano ZuffiCristina Dell’AcquaGioele Dix, Mauro Novelli e Giorgio Terruzzi) hanno appassionato il pubblico.

L’archistar Mario Botta torna a Bellano

La rassegna prosegue ora con altri cinque incontri – sempre presentati e condotti da Armando Besio – in calendario nel nuovo anno: si inizia sabato 25 gennaio con Mario Botta, architetto svizzero di fama mondiale, vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali tra cui il Premio Europeo per la Cultura (1995), il Merit Award for Excellence in Design by the AIA (1996), l’Annual International Design Art Achievment Award (2014). È legato a Bellano in virtù dell’amicizia con il pittore Giancarlo Vitali, del quale ha curato l’allestimento della mostra “Ritratti di pollame, carne, rose e girasoli” nella Casa dei Costruttori di Lecco.
L’incontro si intitola “Sacro e profano nella mia architettura” e si concentra proprio sull’analisi di alcuni edifici sacri e altri “profani”, dei quali verranno proiettate le immagini.

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