Como

"Il giro del mondo in 80 bambini" crea ponti di fratellanza

Oggi, alle 18 alla Nuova Libreria La Ciurma, presentazione del libro dello scrittore lariano Massimo Baraldi.

"Il giro del mondo in 80 bambini" crea ponti di fratellanza
Pubblicato:
Aggiornato:

"Il giro del mondo in 80 bambini" arriva a Como.

Un libro, tante storie di fratellanza

La nuova pubblicazione firmata dallo scrittore lariano Massimo Baraldi, residente a Carate Urio,  ha un titolo che abbraccia tutto il pianeta, "Il giro del mondo in 80 bambini - 40 bambine e altrettanti bambini", ed è accompagnato da illustrazioni di Ida Mainenti: è fresco di stampa, uscito il 13 novembre, Giornata mondiale della gentilezza, per la salernitana Multimedia Edizioni (di Casa della Poesia di Baronissi). Dopo la presentazione in anteprima nazionale il 15 novembre a Serramanna, in Sardegna, nell’ambito del festival "Stràngius a Scuol", ecco la tappa nel capoluogo comasco. Oggi, mercoledì 29 novembre, alle 18, presentazione del libro alla Nuova Libreria La Ciurma in viale Lecco 83, a Como.

Una rete di contatti internazionali

L'opera mette in rete piccoli cittadini: 40 coppie di bimbe e bimbi di età tra i 6 e gli 8 anni, in rappresentanza di altrettanti Paesi. "Sono loro a raccontare la propria idea di sole, luna e nuvole - sottolinea Baraldi - Elementi familiari a chiunque, indipendentemente dal livello culturale, dalla fascia sociale di appartenenza e dall’area geografica di provenienza. Alcuni dei piccoli Ambasciatori vivono infatti in grandi città e altri in zone rurali, alcuni sono nomadi e altri ancora autistici. I contributi sono espressi in forma di micro-racconto".

Viaggio virtuale, risultato bellissimo e reale

Lo scrittore lariano apre il suo "viaggio" in Irlanda e lo conclude in Groenlandia, passando anche per l'Ucraina che soffre a causa della guerra, completando 40 tappe in altrettanti Paesi (ordinati in base al fuso orario): 126.051 chilometri... senza spostarsi dal Lago di Como. "Ho trovato disponibilità e collaborazione da parte di scuole e organizzazioni di ogni tipo, tramite le quali ho incontrato i pensieri dei bambini. Da alcuni luoghi remoti, come la Buriazia, ai confini della Federazione Russa, dove i piccoli si sentono “tagliati fuori”, mi è stato detto che per un giorno li avevo reso felici... E’ proprio questa l’idea alla base del libro: almeno per un momento, far sentire fratelli tutti i bimbi del mondo, indipendentemente dalla condizione in cui si trovano e dalle regole cui devono sottostare". A rappresentare l’Italia è Catania, scelta "perché l’idea del libro è nata traversando lo Stretto: guardando Sicilia e Calabria, in quel momento unite da un ponte di nuvole". Al progetto hanno aderito scuole (Groenlandia, Perù, Giappone, Togo, Isola di Pasqua e altre), ma anche enti e organizzazioni - tra questi l’Istituto culturale della Repubblica islamica dell’Iran, con sede a Roma, e l’Istituto italiano di cultura di Seoul.

Seguici sui nostri canali