In 300 all'incontro sull'Intelligenza Artificiale
L’evento è stato organizzato dal Centro Culturale Luigi Padovese, si è tenuto venerdì 2 febbraio e ha richiamato a sé la partecipazione di 300 persone
Una serata indimenticabile che ha fatto il tutto esaurito: i due saloni del centro parrocchiale Sant’Arialdo di Cucciago erano stracolmi. L’evento, organizzato dal Centro Culturale Luigi Padovese tenutosi venerdì 2 febbraio e che ha richiamato a sé la partecipazione di 300 persone, era incentrato su un tema di grande attualità: l’Intelligenza Artificiale.
Una tecnologia complessa e che si sta profilando come la grande innovazione del nostro tempo. Tutti ne parlano, alcuni hanno cominciato ad utilizzarla, ma è un argomento che lascia grandi questioni aperte, per via delle conseguenze socio-culturali che potrebbe avere sulla nostra vita.
L'incontro
In un primo momento di dialogo tra il moderatore Luca Radrizzani e la relatrice Viola Schiaffonati, docente di Etica dell’Intelligenza Artificiale presso il Politecnico di Milano, sono state raccontate le innumerevoli potenzialità di questa disciplina, che ha reso possibili cose inimmaginabili, rivoluzionando la nostra quotidianità: dai veicoli autonomi, alla medicina salva-vita, per non parlare dell’automazione industriale, oltre che dei lavori più concettuali e creativi. Tali programmi imitano l’intelligenza umana e la nostra capacità di risolvere problemi, attraverso modalità differenti, basate sull’utilizzo di infiniti dati su base statistica, così da fornire prestazioni persino superiori alle nostre.
Le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale spaziano in ambiti differenti e ciò suscita un grande fascino, ma non bisogna dimenticarsi delle sfide etico-morali e dei rischi che ne derivano: la violazione della privacy, i maggiori pregiudizi e le decisioni ingiuste, la perdita della trasparenza, e chissà cos’altro.
A seguire, l’intervento dei giovani di Cavatappi podcast, un progetto nato con l’obiettivo di creare contenuti originali su temi quali storia, arte, scienza, società e attualità: con il loro entusiasmo e la loro professionalità hanno vivacizzato l’evento, grazie ad un filmato da loro realizzato durante un’intervista ai visitatori di una fiera tecnologica, in merito alla conoscenza e all’uso dell’IA.
Se per evitare di intervenire a posteriori “a danno fatto” si richiede da un lato una certa responsabilità agli sviluppatori e una conseguente regolamentazione ai governi, dall’altro è compito delle persone stesse prendere consapevolezza di queste tecnologie.
L’Intelligenza Artificiale dovrebbe essere sviluppata non solo con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza e il profitto, ma anche e soprattutto per promuovere il bene comune e conservare quei valori irrinunciabili che ci rendono umani.