Inaugurata la mostra dell'erbese Amedeo Vergani a Palazzo Pirelli: "Le radici della nostra identità"
Sono ben 62 le opere del fotografo di Erba, il quale ha interpretato il territorio lombardo e le sue trasformazioni nel corso degli anni Settanta e anni Ottanta.
Oggi, martedì 27 settembre 2022, è stata inaugurata la mostra fotografica di Amedeo Vergani dal titolo “Le radici della nostra identità” presso lo Spazio espositivo di Palazzo Pirelli.
Inaugurata la mostra dell'erbese Amedeo Vergani a Palazzo Pirelli: "Le radici della nostra identità"
A presenziare all'inaugurazione sono stati invitati i sindaci delle zone che Vergani ha voluto riprodurre e rappresentare con la sua arte e la sua macchina fotografica. Sono ben 62 le opere del fotografo di Erba, il quale ha interpretato il territorio lombardo e le sue trasformazioni nel corso degli anni Settanta e anni Ottanta. Gesti e situazioni che raccontano l’identità di intere comunità come l’agnello alzato al cielo durante la festa di Sant’Antonio a Vercana sulle sponde del Lago di Como o il braccio di una lavoratrice della coltivazione del riso in un cascinale a Cergnago, nel Pavese.
Tra gli invitati c'erano il consigliere regionale lecchese Mauro Piazza, Antonio Rusconi (sindaco di Bellano), Danilo Bianchi (sindaco di Magreglio), Ferruccio Rigola (sindaco di Schignano), Mauro Caprani (sindaco di Erba), Marisa Cesana (sindaco di Monguzzo), Francesco Vincenzi (sindaco di Inverigo), Francesca Valsecchi (consigliere comunale di Albavilla), Mario Colombo (assessore di Alta Valle Intelvi), Luca Santambrogio (sindaco di Meda) e Elena Buscemi (presidente del Consiglio comunale di Milano)
Dopo i saluti del Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, gli amministratori locali hanno partecipato a una “visita guidata” a cura della travel writer Laura Magni e di Pierluigi Pagliardi appartenente al Direttivo Circo Fotografico di Inverigo che ha promosso la mostra.
Il percorso espositivo
Nella prima gli scatti di Amedeo Vergani raccontano le tradizioni lombarde nel campo dell’agricoltura, dell’allevamento, della pesca, dell’artigianato e dell’industria: dalla raccolta del riso nel pavese all’apicultura in provincia di Cremona, dalla produzione di coltelli e forbici a Premana ai liutai di Cremona, dalla lavorazione del pizzo a tombolo in Brianza alla produzione di pipe a Cantù. La seconda sezione è dedicata ai riti e alle feste tradizionali come, ad esempio, la festa della Madonna del Bosco a Imbersago, la Sagra di San Giovanni sull’Isola Comacina, il Carnevale di Schignano, la “Giubiana” in Brianza, la festa della “Candelora” a Ravellino, la “Pesa Vegia” di Bellano, la festa della Madonna Nera di Lanzo d’Intelvi e tante altre.
La mostra potrà essere visitata fino a venerdì 30 settembre nei seguenti orari: da lunedì a giovedì dalle 9.30 alle 13.30 (ultimo ingresso ore 12.30) e dalle 14.30 alle 17.30 (ultimo ingresso 16.30); venerdì dalle 9.30 alle 13.30 (ultimo ingresso ore 12.30).