STORIE SOTTO L'OMBRELLONE

Nonno e nipotino fanno nascere i pulcini in una campana di vetro

Il Giornale di Cantù regala ai lettori di PrimaComo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2020 sulle pagine del nostro settimanale. Una piacevole lettura sotto l'ombrellone.

Nonno e nipotino fanno nascere i pulcini in una campana di vetro
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La chioccia aveva deciso che da quelle uova non dovessero nascere pulcini. Ma l’ingegno di un nonno e l’amore del nipotino hanno permesso di portare a termine la covata, facendo nascere i piccoli. La splendida esperienza è stata vissuta da Edoardo Ballabio, 9 anni, insieme al nonno Giuliano.

Nonno e nipotino fanno nascere i pulcini in una campana di vetro

«Mio papà, il nonno di Edoardo, ha il pollaio proprio di fianco a casa nostra - ha raccontato la mamma del bimbo Elena Bari - Mio figlio ne è appassionato e segue sempre il nonno nei lavori al suo interno. Qualche giorno fa c’era la chioccia che stava covando alcune uova. Quando mancavano tre giorni alla schiusa, prevista per il 21 aprile, Edo si è accorto che la chioccia aveva abbandonato le uova. Subito allarmato, ha chiamato il nonno. Le uova erano già fredde e la prima idea è stata quella di buttarle via. Mio figlio ha però insistito affinché provassimo a salvare i pulcini». Allora nonno e nipote hanno costruito una specie di incubatrice, dove hanno collocato le uova.

«Hanno preso un vaso di vetro con un coperchio, ponendoci sopra una lampadina con la finalità di scaldare l’ambiente a una temperatura di circa 37-38 gradi, che è quella necessaria affinché i pulcini possano nascere. Con un termometro hanno costantemente monitorato la temperatura nei tre giorni successivi».
Le probabilità che i pulcini potessero nascere non erano altissime. Ma l’amore del bimbo - che ogni sera si portava l’incubatrice nella sua stanza - insieme a un meticoloso lavoro realizzato con il nonno, ha consentito di dare forma al loro sogno. «Il 21 aprile le uova hanno iniziato a schiudersi. Su dodici uova sono nati 11 pulcini. L’ultimo è nato dopo tre giorni e lo abbiamo chiamato, manco a dirlo, proprio Ultimo. Il nonno, che alleva galline da 30 anni, ha detto che è la prima volta che vede una cosa così, dal momento che quando la chioccia si allontana dalle uova solitamente i pulcini non riescono ad arrivare a nascere».

Nonno e nipote hanno quindi provato a rimettere i pulcini accanto alla chioccia, nella speranza che quest’ultima li tenesse con sé. «Ma non è successo. Allora per adesso li teniamo in casa in una scatola sempre con lampadine per tenerli al caldo. Diamo loro del mangime apposito e mio figlio si è sostituito alla chioccia, insegnando loro come nutrirsi. Quando saranno un po’ più grandi, li porteremo all’interno del pollaio». Domenica la famiglia ha messo i pulcini nel prato. «Non avendo visto una gallina, i pulcini hanno preso come riferimento Edoardo e anche l’altro mio figlio Elia, di 7 anni. La scena è stata molto buffa. I pulcini li seguivano perché i voltatili individuano in chi vedono al momento della nascita la figura materna. E’ stata davvero una bellissima esperienza».

(Giornale di Cantù, venerdì 1 maggio)

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