L'analisi

Ammortizzatori sociali: a Como flessione del 20% rispetto al 2022

"Nonostante la generale flessione percentuale rispetto al 2022 ed al 2021 siamo in presenza di un totale di ore simile a quello del 2009, periodo segnato da ricadute occupazionali della crisi economica"

Ammortizzatori sociali: a Como flessione del 20% rispetto al 2022
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Un segnale positivo quello che arriva dal "Terzo Rapporto Uil Cassa Integrazione e Fondi Solidarietà" che evidenzia come nei primi quattro mesi del 2023 si sia registrata una sostanziale flessione del monte ore di cassa integrazione a livello nazionale, regionale e provinciale. Ma, confrontando i dati con alcune delle annate pre covid, non si può essere così entusiasti.

Ammortizzatori sociali: a Como flessione del 20% rispetto al 2022

Nei primi quattro mesi del 2023 si registra una tendenziale diminuzione degli ammortizzatori sociali, rispetto al primo quadrimestre del 2022 infatti le ore autorizzate dall’Inps scendono di oltre il 50% (52,1 % per l’esattezza). La flessione è ancora più vigorosa se si prende come parametro di paragone il primo quadrimestre del 2021: in questo caso si giunge ad una flessione del 91,6%.

Questo trend appare generalizzato: sia nelle 3 macroaree in cui è concettualmente analizzata la Penisola, sia in tutte le regione (fatta eccezione per la Basilicata in cui rispetto al 2022 si ha un +74,3%), stesso discorso per la maggior parte delle province (in cui si assiste ad un forte calo rispetto al 2022) fatta eccezione per sole 37 di esse.

Nell’analisi non può essere sottovalutato il forte sostegno alla cassa integrazione con causale covid-19 che dal primo aprile 2020 al 31 marzo 2022 ha totalizzato un numero di ore pari a 6,7 miliardi (l’equivalente di 7 anni di cassa integrazione della precedente crisi economica).

Il dato lombardo

In Lombardia ci sono state, nel primo quadrimestre del 2023

  • 17.392.189 ore di Cassa Integrazione Ordinaria;
  • 8.555.098 ore di Cassa Integrazione Straordinaria;
  • 5.919 ore di Cassa Integrazione in Deroga;
  • 874.358 ore di Fondi di Integrazione Salariale;
  • 115.566 di Fondi di Solidarietà bilaterali (c/o Inps).

Il totale della Cassa Integrazione è stato di 25.953.206 ore, il totale dei Fondi di Solidarietà è stato di 989.924 ore, il totale degli ammortizzatori sociali è stato di 26.943.130 ore. Il tutto con una variazione della Cassa Integrazione sul primo quadrimestre del 2022 del -27,1% , dei Fondi di Solidarietà di -95,0%. La variazione totale degli ammortizzatori sociali è di -51,4%.

Particolarità a livello nazionale sugli ammortizzatori sociali

A livello nazionale l’unica regione che fa registrare un aumento è la Basilicata con un + 74,3%, Il Friuli Venezia Giulia è invece l’ultima regione per flessione percentuale dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali (-19,3%) subito seguita dalla Sardegna (- 19,5%). La regione che ha evidenziato il calo più netto è la Liguria con un -80,7% e 1.303.108 ore di ammortizzatori sociali erogati a gennaio-aprile 2023 in valore assoluto.

Ammortizzatori Sociali Como e Lecco

• A Como si sono erogate 1.621.528 ore di cassa integrazione ordinaria, 535.493 ore di cassa integrazione straordinaria per un totale di 2.157.021 ore di cassa integrazione. La flessione è stata del 19,8% rispetto al primo quadrimestre del 2022. Sebbene la flessione sia sotto la media lombarda Como non veste la maglia nera in quanto vi sono province come Cremona +8,4% o Bergamo +11,9% che non sono riuscite a diminuire le statistiche rispetto al 2022

• A Lecco si sono erogate 886080 ore di cassa integrazione ordinaria, 49396 ore di cassa integrazione straordinaria per un totale di 935476 ore. La flessione è appena percettibile con un -0,6%

A livello nazionale, la provicina che veste la maglia nera di queste statistiche è Ferrara con un +452,1% rispetto al primo quadrimestre del 2022.

Il commento Uil del Lario

"Nonostante la generale flessione percentuale rispetto al 2022 ed al 2021 siamo in presenza di un totale di ore simile a quello del 2009, periodo segnato da ricadute occupazionali della crisi economica.

Le misure di sostegno poste in atto durante il 2020-2021 (il periodo maggiormente gravato dal Covid-19) hanno dato sollievo sia ai lavoratori che alle imprese, sarebbe quindi auspicabile un confronto fra Istituzioni e Parti Sociali su un ammortizzatore strutturale da rendere disponibile nel caso di nuove emergenze".

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