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Biokosmes: da piccolo laboratorio ad azienda quotata in borsa

Oggi l'azienda ha 100 dipendenti e fattura 24 milioni di euro

Biokosmes: da piccolo laboratorio ad azienda quotata in borsa
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Il piccolo laboratorio di cosmetica avviato nel lontano 1983 oggi è un’azienda di successo quotata alla Borsa di Londra che fa parte del gruppo inglese Venture Life Group che vanta 113 partner globali, è presente in 44 Paesi, fattura 24 milioni di euro, occupa 100 dipendenti e mantiene il suo headquarter  alle porte di Lecco. "All’inizio degli Anni Ottanta nell’attività di famiglia  mio padre Giovanni era il  titolare della farmacia Braguti di viale Turati dove era da poco entrato mio fratello Andrea, mentre io stavo ancora completando gli studi universitari. La nascita del laboratorio cosmetico risale al 1983 per il cambio della normativa che imponeva alle farmacie di  non realizzare prodotti cosmetici negli stessi luoghi dove venivano preparati i farmaci da banco - ricorda Gianluca Braguti, 60 anni, di Lecco e Ad di Biokosmes – Nonostante fosse un’attività marginale non volevamo rinunciare a questa opportunità e individuammo subito un locale adiacente ma autonomo e con ingresso separato rispetto alla farmacia. Contemporaneamente chiesi a papà di occuparmene in prima persona a part time - con la sua supervisione -  in modo da terminare gli studi. Stare in farmacia non faceva per me, mentre questa sfida mi aveva subito entusiasmato, tanto da ottenere il suo pieno appoggio,  quello di  mio fratello e  della  mamma  Lucia".

Un’intuizione felice visti i risultati che ha raggiunto oggi Biokosmes.

“L’attività si è ben presto sviluppata, soprattutto una volta conseguita la laurea in Farmacia, nel 1985, all’università di Milano, tanto che nel 1990 abbiamo deciso di ristrutturare un vecchio immobile di nostra proprietà nel rione di Pescarenico e di trasferire il laboratorio dove nel frattempo lavorano 6 persone. Da allora è iniziato un percorso di graduale e costante crescita e l’attività avviata per la farmacia di famiglia ben presto è diventata marginale. A determinare il salto di qualità, nel 1999, è stato il continuo sviluppo  di prodotti cosmetici innovativi  e di dispositivi medicali per case farmaceutiche come Recordati, in particolare l’Alovex – collutorio per la cura delle afte -  tanto da dover acquistare due capannoni adiacenti al nostro per potere sviluppare ulteriormente l’azienda”.

Come è avvento il salto dal rione di Pescarenico all’headquarter di Bosisio Parini?

“Pian piano abbiamo sviluppato prodotti per alcune aziende cosmetiche come Pupa, Collistar e Pikenz; contemporaneamente siamo cresciuti ulteriormente nel settore pharma con Giuliani e Menarini  e così nel 2004 abbiamo deciso di acquistare un’area di 12.000 mq a Bosisio Parini dove abbiamo costruito la nuova sede che occupa una superficie coperta di 5.500 mq. decisamente sovradimensionata rispetto alle esigenze di allora e dove lavoravano 30 persone. Oggi l’area produttiva è completamente satura e abbiamo pure esternalizzato la logistica per lasciare spazio solo alla produzione dove oggi lavorano 100 dipendenti”.

Cosa producete alle porte di Lecco?

“Facciamo molta ricerca, sviluppiamo nuovi prodotti e abbiamo aperto a nuovi mercati. I nostri prodotti sono a metà strada tra icosmetici ed i farmaci  che permettono di curare patologie semplici a livello cutaneo e del cavo orale. Oggi la nostra produzione è prevalentemente indirizzata al mondo farmaceutico, un settore che incide per il 70% del fatturato, perché dopo Recordati, abbiamo intensificato la collaborazione con Menarini, soprattutto per prodotti dermatologici, Dompé per prodotti del cavo orale, e Giuliani con linee per capelli”.

Quando e perché si è manifestata l’esigenza di entrare a far parte del Venture Life Group?

“Nel 2014 Venture era un nostro cliente e con loro avevamo intuito che potevamo concretizzare alcune sinergie interessanti e crescere. I colloqui tra le due realtà hanno permesso di mettere a punto un progetto industriale per attuare sinergie tra la nostra struttura produttiva, solida e capace, e la capacità finanziaria e commerciale di Venture. Lo sviluppo è poi stato caratterizzato anche da due acquisizioni: BBIH, specializzata nei prodotti dell’area vaginale e che tra i propri clienti vanta colossi come Bayer; e Pharma Source specializzata in linee dermatologiche e prodotti oncologici per il cavo orale. La forza di questa sinergia è che tutta la parte produttiva viene concentrata a Bosisio, controllando i processi e concentrando i costi . Il nostro headquarter resta alle porte di Lecco dove svolgiamo anche un’intensa e qualificata attività di ricerca”.

Il cuore del gruppo resta a Bosisio, ma sono cresciuti anche i livelli occupazionali?
“Certo. Nel 2014 in occasione della fusione con Venture a Bosisio lavoravano 50 persone, oggi sono 100, mentre il fatturato è cresciuto a 18 milioni con una quota export del 75%”.

Avete difficoltà a reperire personale?

“No. La nostra politica privilegia la carriera interna. Inseriamo in azienda giovani talenti che arrivano anche da stage con scuole superiori e università, li formiamo, li facciamo crescere e quelli che vogliono assumersi responsabilità hanno possibilità di crescere e fare carriera all’’interno, costruendo nel tempo un rapporto proattivo e fidelizzato. Abbiamo inserito nuove formule di welfare: corsi di ginnastica posturale, incontri dedicati al tabagismo e all’educazione alimentare. Teniamo molto alla salute dei nostri collaboratori. In Biokosmes abbiamo anche un ottimo medico aziendale per curare le persone ma soprattutto per prevenire problemi. Poi, certo, nel corso degli anni abbiamo inserito anche meccanismi premianti, come, ad esempio, in occasione della quotazione e durante il Covid”.

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