Osservatorio congiunturale rapido: in uno scenario eterogeneo prevale la stabilità sia sul mercato domestico che per quanto concerne l’export. L’utilizzo medio degli impianti è più elevato rispetto ai primi sei mesi dell’anno. Il quadro occupazionale si conferma in tenuta
Scenario di generale conservazione degli indicatori
Confindustria Como e Confindustria Lecco e Sondrio hanno elaborato i dati a fine ottobre.
In particolare le imprese di Como delineano, attraverso i giudizi formulati nell’ambito dell’Osservatorio, uno scenario di generale conservazione degli indicatori, in sostanziale sovrapposizione con quanto esaminato per il campione delle aziende delle tre province.
La domanda evidenzia performance differenziate tra mercato interno ed export; sebbene il principale giudizio sia quello orientato al mantenimento dei livelli (rispetto a quanto registrato sul mese di settembre), in caso di segnalazioni di variazione prevale la decelerazione per gli ordini in Italia mentre aumento e calo risultano bilanciati nel caso della domanda estera.
Interventi di risparmio energetico
Tra le cose rilevanti da segnalare c’è che oltre un quarto (25,9%) delle realtà del campione comasco ha realizzato o valutato di realizzare interventi volti al risparmio e all’efficienza energetica, come misura per fronteggiare le problematiche legate agli approvvigionamenti. Per circa due aziende su dieci (19,2%), infatti, nel mese di ottobre è stato riscontrato un aumento dei costi di acquisto dei materiali necessari a consentire lo svolgimento dell’attività aziendale.
Mantenimento degli organici, anche in questi mesi
La stabilità è il giudizio principalmente formulato dalle aziende di Como anche per quanto concerne l’andamento occupazionale; nel mese di ottobre quasi nove realtà su dieci (88,9%) hanno infatti comunicato un mantenimento dei propri organici, a conferma del buono stato di saluto del tessuto produttivo locale. Per i mesi finali dell’anno indicano previsioni per l’occupazione orientate alla conservazione dei livelli.
Ecco i dati congiunti con Lecco e Sondrio
I dati dell’Osservatorio congiunturale rapido relativo al mese di ottobre, realizzato dai Centro Studi di Confindustria Lecco e Sondrio e Confindustria Como, delineano un quadro principalmente caratterizzato dalla tenuta degli indicatori, sia per quanto concerne l’attività aziendale, sia in relazione all’occupazione.
La domanda in Italia è segnalata in mantenimento sui livelli di settembre dal 40% del campione, in contrazione dal 32,9% e in aumento dal 27,1%.
Gli ordini esteri risultano in conservazione per oltre una realtà su due (52,4%), rallentano per il 27% e crescono per il 20,6%.
L’attività produttiva è stabile per il 54,4% del campione, in espansione per il 23,5% e in diminuzione per il 22,1%.
L’esame della capacità produttiva mediamente impiegata indica un maggior utilizzo rispetto a quanto esaminato nelle precedenti edizioni degli Osservatori congiunturali
L’indicatore associato al fatturato descrive un scenario differenziato tra mercato domestico e export. Rispetto ai livelli di settembre, le vendite in Italia sono stazionarie per circa tre aziende su dieci. Il fatturato oltre confine è invece principalmente orientato alla conservazione.
Conseguenze geo-politiche
Come per l’Osservatorio rapido di marzo, è stato chiesto alle aziende di esprimere pareri qualitativi riguardo gli effetti provocati dalle dinamiche geo-politiche che, tra le diverse conseguenze, hanno incrementato l’incertezza già presente sui mercati.
In particolare, considerando il trimestre agosto-ottobre 2025 oltre un’azienda su quattro (27,9%) registra ostacoli all’export legati a dazi, barriere commerciali e tensioni geo-politiche.
Valutando gli ambiti aziendali che hanno subito un peggioramento, il 47,3% del campione indica un calo dei volumi di export, il 18,2% la perdita di competitività sul mercato, il 12,7% difficoltà nelle relazioni con i clienti esteri, il 9,1% un inasprimento dei costi di logistica, il 7,3% un aggravio dei costi di produzione e il 5,5% un allungamento dei tempi di consegna.