Covid, la Camera recepisce la proposta di Confartigianato: indennizzi agli imprenditori
Soddisfatto il presidente Galli: "Provvedimento generalizzato per tutte le imprese e selettivo nell’individuazione di chi ha subito perdite"
Confartigianato è finalmente entusiasta. Ieri, giovedì 26 novembre, la Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza, recependo la proposta avanzata da tempo dall'organizzazione: indennizzare tutti gli imprenditori vittime di gravi perdite di fatturato a causa della pandemia. L'indennizzo verrà assegnato indipendentemente dal settore o dall'ambito di mercato in cui gli interessati svolgono le proprie attività.
I dettagli del provvedimento
La proposta era stata ribadita da Confartigianato durante l'audizione sulla legge di bilancio da parte della Camera, tenutasi lunedì 23 novembre. In particolare, nella risoluzione ieri approvata emerge la necessità di "avviare un confronto per la definizione di un meccanismo organico di natura perequativa, che vada oltre le aree di rischio pandemico e i codici Ateco e si basi sul rimborso di parte dei costi fissi, prevedendo la possibilità di attribuire i ristori anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che non ne hanno beneficiato".
Confartigianato Como, Galli: "Non si può correre dietro la realtà coi codici Ateco"
Roberto Galli, presidente di Confartigianato Como, ha commentato la decisione: "La risoluzione coglie la sollecitazione della nostra Confederazione per un provvedimento generalizzato per tutte le imprese e selettivo nell’individuazione di chi ha subito perdite. Non si deve più tentare di correre dietro alla realtà con i codici Ateco. Occorre che nella prossima legge di bilancio si reperiscano le adeguate risorse aggiuntive per dare ristoro a tutti gli imprenditori, a qualsiasi settore e pezzo della filiera appartengano, che hanno subito cali di fatturato significativi con riferimento temporale al semestre più aggiornato del 2020 e non più al solo mese di aprile".
"Stiamo parlando di fatturati che sono crollati, - conclude Galli - e per individuarli è presto fatto: è sufficiente utilizzare e confrontare i dati della fatturazione elettronica, obbligatoria per le imprese dal 2019, che sono già in possesso della Pubblica amministrazione".
Martina Sangalli