Il Governo sostiene il distretto tessile di Prato e Biella, ma non quello di Como. Braga (PD): "Rimediare subito"
"Il Distretto tessile lariano, al quale afferiscono oltre 1.300 imprese che occupano in totale circa 15.200 dipendenti, è custode di un patrimonio di tradizioni, competenze tecnico-industriali e artistiche da valorizzare e sviluppare"
Dopo che il Governo Meloni ha deciso di sostenere il distretto tessile dei territori di Prato e Biella qualche politico comasco ha storto il naso nel sapere che il distretto di Como, città riconosciuta in tutto il mondo proprio come Città della Seta, non era compreso nel provvedimento. Tra questi la deputata comasca, capogruppo del Partito Democratico a Montecitorio, Chiara Braga.
Il commento di Chiara Braga
“Condividendo le istanze della Camera di Commercio di Como-Lecco, delle diverse associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, ho presentato insieme al collega Peluffo, capogruppo in Commissione Attività produttive, un’interrogazione ai ministri delle Imprese e del Made in Italy, e dello Sviluppo economico affinché anche per il Distretto tessile di Como-Lecco vengano adottate specifiche politiche di sostegno al comparto aventi finalità e contenuti analoghi a quelli che hanno recentemente interessato le altrettanto importanti filiere tessili dei territori di Prato e di Biella”.
“Il Distretto tessile lariano, al quale afferiscono oltre 1.300 imprese che occupano in totale circa 15.200 dipendenti – prosegue la parlamentare dem -, è custode di un patrimonio di tradizioni, competenze tecnico-industriali e artistiche da valorizzare e sviluppare. Basti solo pensare che per quanto concerne l’utilizzo della seta il 70% della produzione europea viene lavorato nella provincia di Como”.
“Parimenti ad altri territori, duramente segnato dalle conseguenze della crisi pandemica da Covid-19 e dagli effetti negativi globali della guerra russo-ucraina che hanno portato ad un aumento consistente dei costi energetici e delle materie prime, il Distretto tessile lariano non ha tuttavia beneficiato di alcuna forma di sostegno concreto”.
“Ho chiesto quindi al Governo di intervenire – conclude Braga - in modo da permettere anche al Distretto tessile lariano di essere adeguatamente supportato per affrontare al meglio le sfide di un futuro ormai prossimo quali quelle della digitalizzazione, della sostenibilità e della ricerca sperimentale potenziando e rilanciando un’attività d’impresa territoriale riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Mi auguro che questa richiesta possa essere condivisa dagli altri colleghi parlamentari comaschi e lecchesi e sostenuta dai rappresentanti del Governo espressione del nostro territorio”.