Mercato criptovalutario: occhi puntati su Bitcoin, Cardano ed Ethereum

Mercato criptovalutario: occhi puntati su Bitcoin, Cardano ed Ethereum
Pubblicato:
Aggiornato:

L'inizio del 2021 era cominciato, per il mercato delle criptovalute, costantemente in crescita. Bitcoin, Ethereum e le altre crypto minori (come ad esempio Cardano) avevano fatto registrare un forte aumento, tanto che in molti si chiedevano se BTC non stesse per diventare il nuovo oro. Poi, durante la primavera, tutti i token hanno ricevuto un duro colpo, crollando vertiginosamente e attestandosi su una perdita che è arrivata anche al 50% del loro valore. Dopo i mesi difficili di qualche tempo fa però, ora le criptovalute hanno cominciato a seguire un'inversione di tendenza. Il loro prezzo sta aumentando velocemente: Bitcoin, ad esempio, ha già recuperato oltre il 35%, mentre la seconda cripto moneta più famosa, cioè Ethereum, si assesta intorno al 30%.

Sembra, quindi, che la bufera per i token digitali sia passata, anche se molti governi (in primis quello cinese) continuano a sostenere una posizione fortemente critica nei confronti del mercato criptovalutario. Anche la Commissione europea, secondo alle ultime dichiarazioni della presidente della Banca Centrale Christine Lagarde, sembra intenzionata a porre un freno al dilagare di operatori non certificati che, stando ai timori delle istituzioni, potrebbero favorire il riciclaggio di denaro e le attività illecite. Le criptovalute, però, nonostante le ritrosie della politica, attirano un forte interesse da parte degli investitori, i quali ne apprezzano le possibilità di guadagno e l'estrema dinamicità. Per individuare le migliori crypto su cui investire può essere utile innanzitutto concentrarsi sui token dalla capitalizzazione più elevata, come Bitcoin ed Ethereum, e su quelli che, seppur più piccoli, hanno comunque alle spalle un progetto solido.

Investire in Bitcoin

Bitcoin è stata la prima criptovaluta al mondo, creata nel 2009 da Satoshi Nakamoto, ed è anche quella con la più alta capitalizzazione. Il client ufficiale della valuta, chiamato Bitcoin Core, è un software ideato proprio dal fondatore del token, il quale serve per gestire il network peer-to-peer sul quale si basa tutto il sistema.

Osteggiato da buona parte dei governi più autoritari, i quali mal sopportano l'anonimato delle sue transazioni, BTC è riuscito a diventare la criptomoneta più diffusa e più famosa del mondo. Investire su di esso può rilevarsi molto costoso, visto che il suo prezzo (seppur sceso rispetto ai primi mesi del 2021) rimane inaccessibile per buona parte dei piccoli investitori. Molti trader, infatti, per puntare su Bitcoin utilizzano i CFD, con i quali non serve acquistare l'asset ma ci si può limitare a speculare sul suo sottostante.

Ethereum e Cardano

Ethereum è la seconda criptovaluta più utilizzata ed è stata fondata da Vitalik Buterin nel 2014. In genere si usa impropriamente la parola Ethereum per indicare la moneta, in realtà quest'ultima è l'Ether, mentre Ethereum è la piattaforma decentralizzata in grado anche di gestire i cosiddetti smart contracts. Il token gode di un'ottima reputazione ed è considerata la rivale per eccellenza di Bitcoin, nonché l'unico in grado di scalzarne il predominio. Per quanto riguarda Cardano, invece, essa è una delle criptovalute più giovani (è stata fondata nel 2017) ma anche più promettenti. Il token si basa su un algoritmo chiamato Ouroboros, e ha come obbiettivo quello di rendere le transazioni più veloci.

Questo algoritmo, il quale si basa su un meccanismo proof-of-stake, opera su due livelli in quanto mira a tenere separata la blockchain generale da quella dei contratti intelligenti, in modo da velocizzare le operazioni. Tale separazione, inoltre, serve anche a ottimizzare i processi facendo diventare i vari aggiornamenti rapidi e semplici. La tecnologia alla base sia di Cardano che di Ethereum è solida e matura, pertanto i due token, sebbene molto differenti, costituiscono un'ottima alternativa a Bitcoin.

Seguici sui nostri canali