Mercatone Uno, lunedì presidio a Milano. E Di Maio promette fondi per i fornitori

La promessa del governo dopo il fallimento che coinvolge 1800 lavoratori. Uno dei punti vendita si trova a Tavernerio.

Mercatone Uno, lunedì presidio a Milano. E Di Maio promette fondi per i fornitori
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Dopo le iniziative organizzate davanti ai singoli punti vendita (a Verdello, il 30 maggio scorso), ora nella vertenza Mercatone Uno è arrivato il momento di un presidio regionale. Si terrà a Milano lunedì 10 giugno, dalle 13.30 alle 16, davanti alla sede del Consiglio Regionale di via Fabio Filzi, sindacati e lavoratori manifesteranno, nelle stesse ore in cui alla IV Commissione Attività Produttive si terrà un’audizione sul caso. Intanto, il ministro Di Maio annuncia: “Fondo per mancati pagamenti sarà esteso ai fornitori”.

Il presidio dei trenta a Verdello

Dopo la notizia del fallimento, arrivata a fine maggio, e della chiusura improvvisa dei punti vendita in tutto il paese, anche in bergamasca la trentina di lavoratori del negozio di Verdello è stata colta da una grande apprensione. In tutto il paese sono oltre 1.860 i dipendenti nei 55 punti vendita che la Shernon Holding aveva acquisito nove mesi fa dall’Amministrazione Straordinaria della vecchia società specializzata nella vendita di mobili e complementi d’arredo. Poi, lo scorso aprile, la Holding aveva deciso di presentare istanza di ammissione al Concordato Preventivo presso il Tribunale di Milano.

Anche i fornitori sulle barricate

Ci sono i lavoratori, ma anche i fornitori di Mercatone Uno sono nei guai, dopo la dichiarazione di fallimento della società che da circa un anno controllava l’impero del mobile economico. Nei giorni scorsi, le aziende fornitrici della catena avevano costituito un’associazione per auto-tutelarsi. Che nel richiedere certezze e risposte sui crediti a sei zeri lasciati in giro dall’azienda, ha espresso anche soddisfazione per le parole del Sottosegretario per lo sviluppo economico Davide Crippa, al termine del tavolo tecnico svoltosi il 30 maggio al Mise. “Preso atto che sia stato avviato un confronto permanente con l’associazione dei fornitori ora ci aspettiamo che il Governo onori l’impegno preso nel verificare la possibilità di estendere ai fornitori di Mercatone Uno l’accesso al Fondo per il credito alle aziende vittime dei mancati pagamenti – fanno sapere – E’ inoltre fondamentale attuare al più presto un cambio di rotta dando via da subito a una nuova Amministrazione Straordinaria con nuovi Commissari”. Richiesta accolta, ha annunciato il ministro Luigi Di Maio.

Mercatone Uno, ministro Di Maio assicura l’interesse del governo

“La storia di Mercatone Uno è scandalosa: 1800 lavoratori lasciati in strada da un giorno all’altro. Sono andati al lavoro e hanno letteralmente trovato chiuse le serrande dei punti vendita di tutta Italia. Ci sono centinaia di fornitori non pagati e circa 10.000 dipendenti che lavorano per quei fornitori. Ho preso l’impegno di seguire personalmente la vicenda”. Così il vice premier   in un post sulla sua pagina Facebook.

Le promesse del ministro

“Il Fondo apposito per le vittime di mancati pagamenti – scrive ancora Di Maio – verrà esteso anche ai fornitori di Mercatone Uno, nel caso in cui l’azienda venisse imputata di bancarotta fraudolenta. Non dimentico, ovviamente, i 1800 dipendenti che dalla settimana scorsa sono rimasti senza lavoro. Per loro sbloccherò subito la cassa integrazione, non appena il Tribunale autorizzerà la procedura di amministrazione straordinaria. È chiaro che la cassa integrazione non dura in eterno e che è necessario trovare un investitore per Mercatone Uno che possa avviare la cosiddetta reindustrializzazione, con un solo obiettivo: dare un futuro certo a queste persone e alle loro famiglie. Non molliamo, non mollate, siamo dalla vostra parte!”

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