economia e covid-19

Nei primi sei mesi del 2020 addio a oltre 200 imprese comasche

L’emergenza legata al Covid-19 si riflette in particolare nel dato relativo alle imprese nate nei primi sei mesi di quest’anno: il più basso degli ultimi 10 anni.

Nei primi sei mesi del 2020 addio a oltre 200 imprese comasche
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Nei primi sei mesi del 2020 le imprese lariane iscritte nel Registro tenuto dalla Camera di Commercio di Como-Lecco calano di 354 unità (-235 a Como e -119 a Lecco). Nello stesso periodo del 2019 il calo era stato di 276 unità (-77 a Como e -199 a Lecco). Per la prima volta dal 2010, anche a livello regionale e nazionale il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese è negativo: in Lombardia il saldo passa da +1.642 a -2.347 unità; in Italia da +7.568 a -10.428.

Nei primi sei mesi del 2020 addio a oltre 100 imprese lecchesi

L’emergenza legata al Covid-19 si riflette in particolare nel dato relativo alle imprese nate nei primi sei mesi di quest’anno: il più basso  degli ultimi 10 anni, pari a 1.806 unità (-28,5% rispetto al 1° semestre 2019, contro il -28,4% lombardo e il -25,2% italiano). La diminuzione ha riguardato soprattutto la provincia di Como, dove le iscrizioni si riducono di oltre 500 unità, dalle 1.668 alle 1.163 (-30,3%, cioè quasi 1/3 in meno). A Lecco la diminuzione è stata di 158 imprese, da 857 a 643 (con un calo di ¼, -25%). Diminuiscono peraltro anche le chiusure : nel 1° semestre 2020 nell’intero territorio lariano se ne sono registrate 2.160 contro le 2.801 del 1° semestre 2019, -641 cessazioni (-22,9%). Di queste, 1.398 sono avvenute a Como (-347 unità, -19,9%) e 762 a Lecco (-214 imprese, -27,8%). Il calo a livello regionale è stato del 17,4%; in Italia si è registrato un -17,1%.

Tasso di crescita negativo

Il tasso di crescita delle imprese lariane nel 1° semestre 2020 è negativo: -0,5%, contro il -0,2% regionale e nazionale. I dati dell’area lariana sono in linea con il calo registrato nello stesso periodo del 2019 (-0,4%), mentre subiscono un deciso peggioramento per la Lombardia e l’Italia (le imprese erano cresciute, rispettivamente, dello 0,2% e dello 0,1%). A Como il tasso passa dal -0,2% al -0,5%, mentre, pur restando negativo, registra un lieve miglioramento a Lecco (nel 2019 il tasso di crescita era stato del -0,8%). Nel 1° semestre 2020 le imprese lariane di tutte le forme giurdiche evidenziano un tasso di crescita negativo, con la sola eccezione delle società di capitale (+0,3%) che, comunque, crescono meno che in Lombardia e in Italia (rispettivamente +0,8% e +1,1%). La performance peggiore è registrata dalle società di persone (-1%, variazione in linea sia col dato regionale, -1,1% che con quello nazionale, -1%), seguite dalle imprese individuali (-0,7%, contro il -0,8% lombardo e -0,6% italiano)3. A Como le società di capitale registrano un tasso di crescita  del +0,4% (il saldo tra iscrizioni e cessazioni è di +58 unità), mentre diminuiscono soprattutto le imprese individuali e le società di persone (entrambe -0,9%, con un saldo per le prime di -197 e di -96 unità per le seconde). Queste ultime mostrano un andamento peggiore a Lecco (-1,2%, con una differenza tra iscrizioni e cessazioni di -65); lo stesso vale anche per le società di capitale che, in questo territorio, crescono solo dello 0,1% (saldo +4 unità). Più contenuto il calo delle imprese individuali (-0,4%, il saldo è -56). A Lecco, le altre forme evidenziano un tasso di crescita del -0,3% (restano invariate a Como).

Commercio

A fine giugno 2020 il 22,4% delle imprese lariane opera nel comparto del commercio (16.454 aziende); il 17,1% nelle costruzioni (12.580); l’11,2% nei servizi finanziari, assicurativi e immobiliari (8.201). Tra questi tre settori solo le costruzioni evidenziano un tasso di crescita postivo (+0,2%), mentre il commercio e i servizi finanziari mostrano un calo (rispettivamente -1,2% e -0,5%)4. Lecco ha una quota quasi doppia rispetto a Como del metalmeccanico (9,7% contro 5,1%) e ha una concentrazione maggiore di aziende commerciali (23,1% contro 22,1%); a Como hanno un peso maggiore le imprese del tessile-abbigliamento (2,9% contro l’1,2% di Lecco), del legno-arredo (3,2% contro 1,5%), degli altri servizi (9,1% contro 8,1%) e del turismo (8,7% contro 7,8%).

Artigianato

Il comparto artigiano lariano nel primo semestre 2020 ha registrato un calo di oltre 100 unità: precisamente -126, di cui -91 a Como e -35 a Lecco. Nello stesso periodo del 2019 il calo era stato di-172 unità, di cui -62 a Como e -110 a Lecco. Anche a livello regionale e nazionale la differenza tra iscrizioni e cessazioni di imprese artigiane è negativa e in peggioramento rispetto al 2019: in Lombardia il saldo passa da -521 a -1.244 unità; in Italia da -6.564 a -4.446. Anche in questo comparto si nota una forte flessione delle imprese nate nei primi sei mesi di quest’anno, com’era prevedibile dato l’inizio a fine febbraio dell’emergenza legata al Covid-19. Il dato lariano è il più basso degli ultimi 10 anni: 772 unità (-25,5% rispetto al 1° semestre 2019, contro il -27,9% lombardo e il -17,9% italiano). La diminuzione (in termini percentuali) ha riguardato soprattutto la provincia di Lecco, dove le iscrizioni si riducono di 94 unità, da 352 a 258 (-26,7%), mentre a Lecco la diminuzione è stata di 170 imprese, da 684 a 514 (-24,9%).

Chiusure e tasso di crescita

Diminuiscono anche le chiusure: nel 1° semestre 2020, nell’intero territorio lariano se ne sono registrate 898 (-310 cessazioni rispetto alle 1.208 del corrispondente periodo del 2019: -25,7%). Di queste, 605 sono riferite al territorio comasco (-18,9%, -141 unità) e 182 a quello lecchese (-36,6%, -169 imprese). Il calo a livello regionale è stato del -20,3%, contro il -19,5% nazionale. Il tasso di crescita delle imprese artigiane lariane nel 1° semestre 2020 risulta negativo: -0,5% (contro il -0,5% regionale e il -0,3% nazionale), mentre nello stesso periodo del 2019 si era registrata una crescita dello 0,1% (a fronte di una diminuzione dello 0,2% in Lombardia e dello 0,5% in Italia). A Como il tasso passa dal +0,4% al -0,6%, mentre a Lecco dal -0,3% al -0,4%. Tutte le forme giurdiche delle imprese artigiane lariane evidenziano tassi di crescita negativi nel 1° semestre 2020, con la sola eccezione delle società di capitale (+0,8%, contro il +1,9% della Lombardia e il +2% dell’Italia). In particolare, calano dell’1,1% le società di persone (contro il -1,4% lombardo e il -1,6% nazionale) e dello 0,5% le imprese individuali (contro il -0,5% regionale e il -0,3% nel Paese). Restano invariate le altre forme (contro il -2,2% regionale e il -1% nazionale). Como mostra un andamento peggiore rispetto a Lecco per le società di capitali (+0,6% contro +1,1%) e per le imprese individuali (-0,6% contro -0,4%), mentre in entrambe le province le le società di persone diminuiscono di circa un punto percentuale e le altre forme restano invariate. A fine giugno 2020, più di un terzo delle imprese artigiane lariane opera nel comparto delle costruzioni (38,5%, pari a 9.200 aziende); il secondo comparto per numero di aziende è quello degli altri servizi (3.384 unità, 14,2% del totale), mentre nel metalmeccanico opera il 10,8% delle ditte artigiane (2.586 imprese)6. Gli altri servizi evidenziano un tasso di crescita positivo (+0,8%), mentre i due ulteriori settori citati risultano in decrescita (costruzioni -0,3%; metalmeccanico -1%). Lecco registra una quota nettamente più alta di Como riferita al comparto metalmeccanico (15,3% contro 8,4%), mentre in quest’ultima provincia risultano maggiormente presenti soprattutto le imprese artigiane del legno-arredo (6,2% contro 3,2%), del tessile-abbigliamento (3,5% contro 1,9%) e delle costruzioni (39,1% contro 37,5%).

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