Occupazione nel comasco: "L'abolizione dei voucher ha reso il lavoro a chiamata"

La Cisl dei Laghi ha presentato oggi la situazione dell'occupazione nel comasco, e in particolare il lavoro dell'Ufficio Vertenze.

Occupazione nel comasco: "L'abolizione dei voucher ha reso il lavoro a chiamata"
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La Cisl dei Laghi ha presentato il rapporto dell'attività nell'anno 2017 dell'Ufficio Vertenze. Ha raccontato la situazione dell'occupazione nel comasco ma soprattutto i problemi più comuni dei lavoratori dei diversi settori. Ne emerge un respiro di sollievo dopo gli anni della crisi ma un lavoro ancora troppo precario.

Occupazione nel comasco: i dati delle vertenze individuali

Nel 2017 l'Ufficio Vertenze Cisl ha seguito 810 lavoratori, di cui 537 in vertenze individuali e 277 nelle procedure concorsuali. Rispetto al 2016 si registra un decremento del 3,7% delle vertenze individuali e del 37% delle procedure concorsuali.

Per quel che riguarda le vertenze individuali, 294 lavoratori (il 54,7%) si sono rivolti ai sindacati per recupero crediti mentre 87 lavoratori (il 16,20%) per licenziamenti. Salta all'occhio che di questa somma, sono ben 269 i lavoratori provenienti dal settore terziario. Nel corso del 2017 la Cisl, per i lavoratori che ha assistito nelle vertenze individuali, ha recuperato circa 925mila euro.

I problemi del terziario

"Nel particolare, si rileva come nel settore turistico, dopo l'abolizione dei voucher, vi sia stata un'impennata del lavoro intermittente, meglio conosciuto come lavoro a chiamata - spiegano dalla Cisl - In questo caso, lavoratori che prestano servizio, nei fatti, a tempo pieno vengono regolarizzati solo per poche ore settimanali, col rischio, nel caso di contestazioni sulle condizioni di lavoro, di non essere più chiamati e quindi, di fatto, licenziati".

Altro problema segnalato è che "Per le ore effettuate in più, sempre più spesso le parti si accordano su un importo mensile forfettario pagato cash, che non ha riscontro in busta paga. Questo comporta evasione fiscale e contributiva, con un grosso danno per l'erario e per la futura pensione dei lavoratori stessi. Ad oggi, purtroppo, non vi sono strumenti efficaci per contrastare tale fenomeno ed anche a seguito di denunce all'ispettorato del lavoro, queste irregolarità alla fine comportano solo sanzioni di natura economica e non costituendo pertanto un efficace deterrente".

I sindacati sorridono invece alla novità introdotta dall'inizio dell'anno; "Dal primo gennaio del 2018 le retribuzioni fortunatamente potranno essere pagate solo con bonifico e quindi siamo curiosi di verificare come reagiranno i datori di lavoro che sono abituati a pagare in contanti" ha spiegato il sindacato.

Le procedure concorsuali

Per quel che riguarda invece le procedure concorsuali, la Cisl ha assistito 277 lavoratori. Per la maggior parte si è trattato di fallimenti ed in qualche caso di concordati preventivi. Salta all'occhio, ma non è una novità, che ben 96 lavoratori assistiti provenivano da aziende tessili fallite. Il totale recuperato per i lavoratori attraverso le procedure concorsuali è pari a 2milioni e 775mila euro.

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