Perché l'Italia è pronta per il decollo delle criptovalute

Perché l'Italia è pronta per il decollo delle criptovalute
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Il futuro della moneta è digitale - la criptovaluta sta conquistando il mondo. Sei pronto per il futuro del denaro? Scopri di più sulla criptovaluta qui.

Perché l'Italia è pronta per il decollo delle criptovalute

Tutto il mondo sta parlando di criptovalute. Da quando sono state introdotte, le cripto – o altcoins – sono diventate uno degli argomenti più chiacchierati dell’universo di internet. E con essere si sono sviluppate le leggende delle cripto – tipo quella di chi ha trovato 300 Bitcoin in un vecchio computer!

L’Italia, da sempre un po’ indietro nella corsa al digitale, e in questo caso alle cripto – sta però recuperando terreno, proprio perché fare trading di cripto è diventato possibile – anzi, facile, grazie ad alcuni strumenti specifici che lo rendono intuitivo. Prova subito a fare trading Bitcoin con il Copytrading di eToro! E scoprirai da te quello che vuole dire.

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Il trading, questo (s)conosciuto

Tante volte ci siamo trovati di fronte a questi grafici popolati di strani segni rossi e verdi che descrivono le fluttuazioni di valore di un bene – un’azione, un indice, una valuta: un elenco a cui si sono aggiunte di recente anche le cripto.

E sui portali di trading dedicati come eToro, è possibile investire su questi beni, acquistandoli se puntiamo al loro rialzo, oppure vendendoli se puntiamo al loro ribasso. Ma se non capiamo nulla di trading e parole come trend, pullback e nuvole di Ichimoku ci spaventano, possiamo lasciar fare a chi ne sa più di noi, ovvero i trader esperti.

Grazie a un sistema semplice come il copytrading, potremo copiare automaticamente il comportamento di un trader professionista che seguiamo sulla piattaforma. Noi non dovremo fare nulla, salvo scegliere il trader che ci ispira di più in base ai suoi risultati passati. Ecco perché con questa idea rivoluzionaria, il mondo delle cripto come veicoli di investimento potrà essere utilizzato davvero da tutti.

La comodità delle cripto

A parte il discorso dell’investimento – che sicuramente fa gola a tanti – il Bitcoin e le cripto hanno molte altre funzioni. Per esempio, sono importanti perché permettono di trasferire in modo sicuro e veloce somme di denaro tra un utente e un altro.

Semplificando molto, ogni utente ha un proprio borsellino elettronico, contraddistinto da un indirizzo unico e specifico, e qualsiasi altro utente può inviare dei pagamenti da uno all’altro istantaneamente – proprio perché si tratta di una transazione elettronica distribuita all’interno di tutto il sistema che non richiede intermediari come le banche.

Data la naturale diffidenza dell’italiano medio per il sistema bancario, questo tipo di possibilità non può che essere apprezzata. E nonostante il gap tecnologico che ci penalizza, il miglioramento degli strumenti utilizzati per effettuare queste transazioni – che le rendono semplici e comprensibili – non possono che aprire il loro utilizzo a larghe fasce della popolazione. Tant’è che anche un’istituzione come la BCE sta studiando una cripto.

Inoltre, in alcuni paesi (ad esempio il Giappone), i bitcoin possono già essere utilizzati per pagare le cose. Ed è molto conveniente. I fondi arrivano istantaneamente con commissioni minime e, soprattutto, non hai bisogno di intermediari come banche o broker per fare la transazione, il che la rende facile e anonima. È anche visto da molti come una diversificazione dei loro risparmi.

Un po’ di statistica

Come abbiamo detto, l’Italia non è fra i più grandi utilizzatori di cripto al mondo: anzi, è piuttosto indietro nella classifica.

Se calcoliamo la percentuale di utenti che hanno trattato cripto almeno una volta nello scorso anno, troviamo un primato sorprendente: si tratta della Nigeria, con ben il 32% del campione intervistato che ha risposto positivamente. E questo accade per una serie di fattori concomitanti, tra cui uno: nel paese, l’inflazione è altissima, quindi i borsellini di criptovalute sono un ottimo sistema per accumulare capitale che non si deprezza nel tempo.

Tra gli altri, il primo paese europeo è la Turchia, con il 16%. Gli Stati Uniti seguono da lontano, con il 6%. Ancora peggio lo fa il paese che ha dato i natali a Satoshi Nakamoto, il leggendario inventore della prima criptovaluta, il Bitcoin: solo il 4%.

In sintesi

  • Il trading, questo (s)conosciuto
  • La comodità delle cripto
  • Un po’ di statistica
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