Rattiflora, pionieri del verde nel mondo tra scenografie floreali e allestimenti di giardini
L'azienda casnatese, alla terza generazione, è oggi guidata dai cugini Erica e Federico Ratti.
I loro fiori e le loro creazioni verdi hanno fatto (e fanno) ogni volta il giro del mondo. A Natale i loro alberi di luci e colori hanno incantato le due piazze più importanti d’Italia: quelle di Roma e Milano. Le loro decorazioni green adornano le vetrine di Tiffany, i matrimoni vip e danno vita alle scenografie delle sfilate per la settimana della moda: quelle di Fendi e Versace solo per citarne alcune. Innumerevoli poi i giardini e i parchi delle dimore storiche completamente ridisegnati e ai quali hanno dato nuova vita.
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Tutto questo è Rattiflora, storica azienda comasca di flower e garden design attiva da più di 80 anni e oggi gestita dalla terza generazione della famiglia, rappresentata da Erica, 45 anni, e Federico Ratti, 52 anni. Un vero e proprio punto di riferimento del settore del verde che, con una cinquantina di dipendenti, fattura mediamente l’anno tra i 5 e i 6 milioni di euro.
Rattiflora, pionieri del verde nel mondo tra scenografie floreali e allestimenti di giardini
"I nostri nonni avevano fin dal 1938 un vivaio a Como ma si occupavano già di recupero di giardini storici e parchi - racconta Federico Ratti - I nostri padri decisero di portare avanti l’azienda dei nonni ed entrambi studiarono a Ginevra in una scuola specializzata e si dedicarono a due settori diversi: mio padre Pierluigi al garden design mentre il papà di Erica, Alfredo, al flower design. Negli anni Ottanta furono dei pionieri del settore e Rattiflora divenne un riferimento unico in Italia".
Sotto la guida dei fratelli Ratti l’azienda cresce e negli anni Novanta arriva la fatidica domanda per Erica e Federico: avete intenzione di portare avanti l’impresa di famiglia? Per entrambi la risposta fu "sì": Erica si è laureata in architettura e Federico ha studiato a Ginevra come il padre e lo zio e poi entrambi hanno fatto innumerevoli esperienze in Italia e all’estero.
"Ricordo molto bene quel momento perché l’azienda aveva bisogno di ampliarsi ma, se io e Erica non avessimo avuto intenzione di proseguire nel percorso, la famiglia non avrebbe mai fatto l’investimento per la nuova sede di Casnate - prosegue Federico - Così nel 1999 presero vita i 4 ettari di terreno a Casnate con Bernate".
In via Mascagni ci sono i laboratori, le celle, i magazzini, il vivaio ma anche lo studio di progettazione, l’officina meccanica e del ferro per creare le strutture per gli allestimenti, oltre alla location delle Serre Ratti dove l’azienda organizza eventi ed è possibile vedere una bellissima collezione di piante tropicali.
"Stiamo vivendo il grande boom degli spazi verdi ma servono professionisti"
"Oggi a lavorare in azienda sono una cinquantina di persone ma molto spesso non bastano, soprattutto perché negli ultimi anni il nostro settore si è destagionalizzato, non abbiamo più periodi morti - spiega Erica Ratti - e purtroppo trovare personale specializzato è diventato davvero difficile. Ci sono tanti lavoratori ma pochi con competenze specifiche. Credo sia necessario far capire ai giovani quante possibilità può dare il nostro settore. La Fondazione Minoprio fa tanto, ma non basta".
Un settore in continua crescita e che non si è arrestato neppure con la pandemia e le restrizioni. "Il 2021, dal punto di vista commerciale, è stato un anno bellissimo. D’altra parte è stato molto complesso l’aspetto organizzativo - ha spiegato Federico Ratti - Al di là delle chiusure e delle aperture per via delle restrizioni, abbiamo avuto grossi problemi a reperire i materiali e quando li trovavamo avevano prezzi altissimi. Alcune piante e fiori proprio non si trovavano e abbiamo cercato di trovare soluzioni alternative".
Gli fa eco Erica: "Se i matrimoni e gli eventi hanno avuto un andamento altalenante in questi due anni, la riqualificazione di parchi e giardini non si è mai fermata, anzi - spiega - Costrette a rimanere a casa, le persone avevano voglia di dare nuova vita e più attenzione ai terrazzi e ai giardini. C’è stato un vero e proprio boom degli spazi verdi. Storicamente, già i nostri genitori avevano in sede lo studio di progettazione ma all’epoca farsi pagare un progetto era praticamente impossibile. Oggi invece è la norma, sono cambiati i tempi e la clientela. Loro all’epoca avevano spesso grandi famiglie della zona mentre noi oggi lavoriamo prettamente con gli stranieri che vogliono investire nelle ville del Lario".
Il concetto di verde e di sostenibilità negli anni è cambiato molto e oggi vede una vera e propria primavera. "La sostenibilità si sta imponendo dal punto di vista urbanistico, lo vediamo molto bene a Milano, ma anche del cibo - spiega Federico - Nel 2021 ad esempio la nostra azienda ha realizzato moltissimi orti, privati ma anche urbani. L’attenzione al recupero inoltre c’è anche nel mondo degli eventi e delle sfilate. Una volta tutto quello che era stato utilizzato per gli allestimenti veniva buttato alla fine dello spettacolo mentre oggi il cliente vuole sapere come può riutilizzarlo. Sono convinto che l’oggi sia solo l’inizio di questo movimento culturale".
E il 2022, quindi, sarà positivo? "Si preannuncia tale - concludono i titolari di Rattiflora - Abbiamo un calendario fitto con riqualificazioni paesaggistiche a Portofino, in Svizzera e sul Lago di Como. Milano per noi resta una piazza importantissima tra eventi, matrimoni, il settore della moda e dei gioielli".
Stephanie Barone
Questo articolo è stato pubblicato nelle scorse settimane sui Giornali di Erba, Cantù e Olgiate
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