Sciopero della vigilanza privata la Cgil: "La misura è colma"
Grande partecipazione allo sciopero della vigilanza privata da parte dei lavoratori del settore.
Soddisfazione delle sigle sindacali per la riuscita dello sciopero della vigilanza privata di 24 ore. Era stato indetto per ieri da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
Sciopero della vigilanza: "Nel comasco hanno aderito il 95% dei lavoratori"
"Siamo molto soddisfatti - spiega Marco Fontana, segretario Filcams Cgil Como - a Roma, abbiamo portato una cinquantina di lavoratori di Sicuritalia, Mondialpol e La Vedetta Lombarda. A Como, le percentuali di sciopero sono state fra le più alte d'Italia, con punte del 95%. La protesta è pienamente riuscita: non ci fermeremo qua, ringraziamo i lavoratori".
I motivi dello sciopero
Motivi dello sciopero che si è svolto nella giornata di ieri è un contratto nazionale di settore scaduto da più di 2 anni e proposte datoriali che tendono a peggiorare le condizioni di lavoro. "Tra le richieste inaccettabili delle imprese - che segnalano dalle sigle sindacali - L’estensione a 45 ore dell’orario normale di lavoro per le guardie impiegate nei servizi di vigilanza fissa, la possibilità di ricorrere al lavoro a chiamata/intermittente sia per la vigilanza privata che per gli altri servizi di sicurezza e inserire nel contratto le flessibilità previste dal Jobs act. E ancora l’abbattimento della durata oraria settimanale minima del part-time, la riduzione del periodo di comporto utile ai fini della conservazione del posto di lavoro, la compressione delle modalità di fruizione dei permessi della legge 104/92 e il superamento della copertura economica dei primi tre giorni di assenza per malattia".