Scuola e lavoro connubio tra liceo artistico e Arredaesse di Carugo FOTO

L’alternanza che funziona. Presentato il nuovo progetto Arlab 2018: Giappone “Tradizione e Modernità”.

Scuola e lavoro connubio tra liceo artistico e Arredaesse di Carugo FOTO
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Parte il nuovo progetto di alternanza scuola e lavoro fra il Liceo Artistico Modigliani di Giussano e l’Arredaesse di Carugo. Venerdì 2 febbraio l’aula magna dell’istituto di Giussano era stracolma di studenti. Tutti attenti e curiosi per capire come sarà il nuovo progetto di alternanza scuola lavoro nel quale sono coinvolti. Il tema per quest’anno scolastico è il Giappone, questa la decisione presa dall’azienda con i docenti che seguono il progetto. Le classi di scenografia, di design, di comunicazione audiovisiva, di grafica, di architettura e di Arte dovranno cercare di declinare il tema secondo le proprie visioni e le proprie capacità.

Scuola e lavoro, che numeri

Quest’anno la partecipazione è maggiore in termini numerici. Se lo scorso anno erano sembrati tanti, ben 78, quest’anno gli studenti coinvolti sono 100 in più. Stiamo parlando infatti di 180 ragazzi e ragazze, che dovranno lavorare gomito a gomito per poter portare a compimento le realizzazioni richieste, nei tempi e nei modi previsti dall’accordo.

Grande soddisfazione fra gli insegnanti galvanizzati dal bel successo dello scorso anno scolastico quando la collaborazione con l’azienda Carughese ha portato il Liceo giussanese ad arrivare primo a livello provinciale di Monza e Brianza e al terzo posto in Italia su oltre 290 licei partecipanti.

"Giovani carichi e motivati"

Venerdì pomeriggio al termine del visita sopralluogo in azienda della carica dei 180 Gianmarco Molteni, figlio del fondatore Vittorio e tutor del progetto sul lato azienda ha dichiarato: “Ho visto dei ragazzi carichi e motivati. Tanta voglia di fare e di far bene. Proprio quello che mi aspettavo e perciò siamo anche noi, come azienda, pronti a fare la nostra parte per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati. Questo scambio con i ragazzi e le ragazze arricchisce tutti noi di un rapporto ravvicinato con l’entusiasmo e la voglia di fare. È proprio vero che dalle nostre parti il saper fare ce lo abbiamo nel DNA e quando è il momento giusto viene fuori".

Scuola e lavoro 1 (3)
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Perché la scelta del Giappone?

Arredaesse dal 1977 ad oggi ha sviluppato e realizzato progetti di diversa tipologia e genere, in tutto il Mondo, da Ginevra, Jeddah, Roma, Alkobar, Passando dall’Austria fino a Los Angeles; Ma non solo, Makkah, Panama, Ryadh, Londra, Parigi, Mosca, Doha, Montecarlo e molti altri.

Tra il 1984 e il 1985 sono stati sviluppati da Arredaesse diversi progetti in Giappone tra Tokyo e Kyoto, realizzazioni molto interessanti vista la differenza culturale che di tradizioni rispetto a quella occidentale. Il design del Sol Levante si traduce, da sempre, nella semplicità delle forme, nell’utilizzo di materiali naturali, ma anche in un’attitudine interiore nei confronti dell’ artigianato, dell’arte e della vita in generale. Nel nostro paese il rapporto con il Giappone è solido e ci porta alla memoria più recente le interminabili file d’attesa al loro padiglione durante EXPO 2015. Eppure dai kimono alle scatole da cibo laccate, dai ventagli alle ceramiche Raku, passando per i pezzi classici di maestri, come Shiro Kuramata e Sori Yanagi, senza tralasciare le produzioni di stilisti contemporanei e designer emergenti tutti abbiamo avuto una percezione di forme ed arte giapponesi. Ci sono deliziosi parallelismi tra passato e presente, tra forme e materiali, in un gioco di irregolarità e asimmetrie, di pieni e vuoti, fino ad arrivare agli “origami” l’arte antica di piegare la carta creando modelli e forme di qualsiasi genere e tipologia. Arte che è stata utilizzata come fonte d’ispirazione nel Design, ma anche nell’arte. L'arte giapponese comprende una vasta gamma di stili e di strumenti di espressione dalle ceramiche, alla scultura, dalla pittura e alla calligrafia su seta e su carta, fino alle stampe xilografiche ukiyo e i manga, fumetti ormai di culto per anche un paio di generazioni di giovani italiani. Parliamo di una storia lunga tanto quanto la civiltà di quel paese così lontano, che si dice abbia origini a circa 10mila anni fa.

Gli obiettivi

Il progetto richiesto agli studenti e alle studentesse dell’area Interior Design, è finalizzato a coniugare tradizione modernità, elementi da sempre presenti nella filosofia e nell’identità aziendale di Arredaesse, portando il design Giapponese e le sue declinazioni, ad essere protagonista. Ci sono diversi contesti e tipologie di arredo (concepts progettuali legati sia all’interno sia anche all’esterno, dai tavoli alle sedute, dalle librerie alle lampade fino agli specchi, ai letti e quant’altro). Per quanto riguarda, invece, la parte riguardante i ragazzi di Scenografia, si richiede di progettare uno spazio che tenga conto della cultura, dei costumi e dell’architettura nipponica dal punto di vista formale, funzionale, e dei materiali. Se possibile ricercare e trovare soluzioni in grado di suscitare esperienze sensoriali ed extrasensoriali in grado di focalizzare l’attenzione sui progetti e sui prodotti che saranno realizzati ed esposti nello spazio di AR_Lab, creando così un percorso espositivo che riconduca il visitatore all’essenza della civiltà Giapponese. Alle classi di Arti figurative è stato, invece, richiesto di sviluppare e progettare ceramiche, grafiche o carte da parati in stile così da poter inserire il tutto con coerenza nel contesto dello spazio AR_Lab.

Si lavora insieme

I ragazzi di Architettura invece si dovranno occupare dello studio e analisi di una particolare Costruzione Locale o disegnata da un’architetto Nipponico oppure un’opera che abbia avuto influenze e ispirazione dalla cultura del Sol Levante. Infine gli studenti delle classi di Audiovisivo e Multimediale dovranno seguire e raccontare attraverso un filmato video di 10/15 minuti l’intero percorso di Progetto dall’inizio fino alla realizzazione e alla serata inaugurale del nuovo spazio. Così, allo stesso modo, le ragazze e i ragazzi di Grafica, al termine del progetto 2017/18 dovranno realizzare un book, fatto di immagini e testi che racconti e documenti anche emozionalmente l’intero progetto.

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