Teva-Sicor interviene l’onorevole Currò
Secondo l’onorevole Currò “motivazioni insufficienti alla base della decisione”.
Sicor: interviene l’onorevole Currò
I rappresentanti del colosso israeliano del farmaco “Teva” hanno annunciato che verrà presto chiuso lo stabilimento Teva-Sicor S.r.l di Bulciago, in provincia di Lecco. Sono 109 i lavoratori che rischiano di perdere il proprio posto. A riguardo si è espresso l’onorevole Giovanni Currò, vicepresidente della Commissione Finanze della Camera.
Sono 109 i posti a rischio
“Un altro stabilimento che rappresenta da 50 anni una realtà economica rilevante del territorio, con i suoi 109 dipendenti rischia di chiudere. Le motivazioni esposte dalla Sicor srl, che hanno portato a una decisione così drastica, non sembrano essere supportate dalla realtà aziendale considerando che durante l’anno 2019, Sicor srl ha registrato un cospicuo utile di bilancio e durante il periodo di pandemia non abbia richiesto alcun ammortizzatore sociale”, commenta Currò in una nota.
“Vicinanza ai lavoratori”
“In questo momento il mio pensiero e la mia vicinanza va ai 109 lavoratori che rischiano, senza alcun tipo di preavviso, di perdere il proprio posto. Voglio solo dire loro che saranno attivate tutte le iniziative necessarie e opportune per proteggere questa realtà produttiva del nostro territorio. Occorrerà al più presto riunire un tavolo di confronto tra le parti sociali e la proprietà per arrivare a una soluzione che tuteli i livelli occupazionali dei lavoratori e salvaguardi allo stesso tempo le future prospettive aziendali”, ha concluso l’onorevole Currò.