Tra i fondatori dell'associazione Botteghe Storiche della Lombardia anche una comasca

Tra di esse c'è anche uno storico commerciante di via Milano a Como.

Tra i fondatori dell'associazione Botteghe Storiche della Lombardia anche una comasca
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E' nata l'associazione Botteghe Storiche di Lombardia: tra i fondatori anche Il Seme Fiorista che ha sede in via Milano 3 a Como dal lontano 1937. E che purtroppo da inizio anno ha dovuto rinunciare al chiosco che aveva vicino a Porta Torre.

Nasce Botteghe Storiche della Lombardia: "Un bene da tutelare"

Sono nove negozi i soci fondatori dell'associazione: la Ditta Guenzati (il cui titolare, Luigi Ragno, è stato eletto Presidente), l'Agenzia Ecclesiastica Arcivescovile di Milano, Corrado Tessuti da Seveso, Fiorista Il Seme di Como, Mager Calzature da Bergamo e le bresciane Coffee Shop Zanardelli, Mercerie Ludis, Fema Sport e Filippo Rovetta fu Giobatta Maglieria. L'obiettivo è però allargare la base e coinvolgere quante più botteghe storiche lombarde possibile.

"Confesercenti ci crede. Se facciamo rete - afferma Angelo Mazza, titolare de Il Seme - riusciamo a contare di più anche in Regione Lombardia. Auspico una maggiore collaborazione tra tutte le associazioni di categoria sui temi cari al commercio e allo sviluppo del territorio".

"Le Botteghe Storiche costituiscono un patrimonio collettivo di grande valore, e, come tale, debbono essere tutelate, anche nella nostra Regione. Questo il principio che ispira l'istituzione, in seno al sistema Confesercenti, dell'Associazione Botteghe Storiche di Lombardia, aperta a tutte le attività commerciali, ai pubblici esercizi di somministrazione, nonché alle botteghe artigiane operanti dal almeno 50 anni sul territorio lombardo" fanno sapere in una nota da Confesercenti Como.

Devono godere delle giuste agevolazioni

E Confesercenti pone l'attenzione sul fatto che, proprio perché bisogna tutelarle, non possono essere abbandonate dalle comunità. "Se la rete dei negozi fisici costituisce una componente imprescindibile per la vivibilità dei nostri territori - anche in termini di attrattività - tanto più le attività che si tramandano da generazioni - contribuendo a definirne l'identità - debbono essere oggetto di speciali agevolazioni, certo non inferiori a quelle che sono giustamente riconosciute alle Startup - sottolinea l'associazione di categoria.

Abbattimento d'imposte e tasse locali, fondi per sostenere investimenti e liquidità, ma anche azioni volte a valorizzare pubblicamente le tante Botteghe Storiche che - specie nei centri urbani - arricchiscono i nostri territori: non solo per coloro che li frequentano abitualmente, ma anche per i turisti che sono alla costante ricerca di qualcosa di 'autentico' e 'unico'".

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