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La fibra ottica fa crescere il mercato della telefonia fissa

Secondo la relazione annuale AGCOM il traffico dati fa grandi passi in avanti, con un incremento del peso specifico delle reti FTTH e FTTC.

La fibra ottica fa crescere il mercato della telefonia fissa
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La fibra ottica traina il mercato della telefonia fissa. È grazie al suo sviluppo che tale settore sta cambiando velocemente fisionomia, come testimoniato dal sempre maggior peso acquisito dalle reti FTTH (Fiber To The Home) e FTTC (Fiber To The Cabinet). Il traffico voce si riduce e in parallelo crescono domanda e volume del traffico dati. Quest’ultimo è aumentato del 25% rispetto all’anno precedente e tra il 2014 e il 2019 è quasi quadruplicato. A rendere nota questa precisa fotografia della situazione è l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), con la sua relazione annuale.

La fibra ottica fra traffico voce e dati

I dati rilevati da AGCOM parlano chiaro e si riferiscono all’arco temporale compreso tra l’1 maggio 2019 e il 30 aprile 2020. Il peso del traffico voce regredisce, cedendo spazi importanti al traffico dati. Nel periodo considerato, comprendente anche buona parte del lockdown, ogni abbonato ha consumato su linea fissa circa 130 GB di traffico al mese. E a recitare un ruolo da protagonista è stata la fruizione dei contenuti video, ossia film e serie tv in streaming. La spesa media delle famiglie per la rete fissa non è cambiata rispetto al passato. Il costo medio degli abbonamenti è stato di 19 euro per i contratti con sistema di connettività in rame e velocità fino a 30 Mbps. Per chi invece utilizza una rete in fibra fino a 100 Mbps la spesa media è di circa 40 euro.

Una connessione su due è FTTH o FTTC

La banda larga continua il suo sviluppo. Nel 2019 si sono registrati 400mila abbonamenti in più rispetto al 2018 inerenti a questa tipologia di connessione. E nel complesso si può affermare che più di una connessione su due è in fibra ottica, dal momento che questa rappresenta oltre il 50% del mercato (FTTH+FTTC). Interessante tenere sotto controllo la percentuale delle connessioni a banda ultralarga paragonata al totale delle reti fisse: attualmente si attesta poco oltre il 35%. Una cosa è certa: avere a disposizione un accesso a internet ad alta velocità è una condizione fondamentale. Ciò è stato reso palese dal lockdown ma è anche testimoniato dalla continua crescita delle connessioni FTTH. Così come dall’aumento di quelle FWA, diffuse nelle zone non raggiunte dalla fibra ottica.

Sempre più verso la banda ultralarga

Il futuro è tracciato e va nella direzione della banda ultralarga, visti anche i lavori dei cantieri programmati dal piano BUL (il Piano Banda Ultralarga avviato dal Governo italiano nel 2015). Dati 2019 alla mano le reti FTTH hanno sfondato quota 1,2 milioni. E a queste vanno aggiunte 1,3 milioni di linee basate su tecnologia radio. Insieme compongono il 14% del mercato, percentuale che inevitabilmente crescerà. Un ruolo importante è svolto da Vodafone, riferimento chiave per i clienti che vogliono attivare una rete in fibra ottica. Guardando agli operatori OLO (Other Licensed Operators) si trova in prima posizione per quota di mercato nel segmento delle reti FTTC (21% delle reti attive). E al secondo posto per le reti FTTH: con questo sistema di connettività una rete su quattro è Vodafone.

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