Como

Dal volontariato in Africa uno spunto per la ripartenza

A partecipare, i ragazzi della scuola Oliver Twist.

Dal volontariato in Africa uno spunto per la ripartenza
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I ragazzi della scuola Oliver Twist di Cometa, Como, in Kenya con Avsi per due settimane da dedicare a chi ha più bisogno, in un’esperienza di volontariato, ma soprattutto di vita.

Volontariato, a scuola di solidarietà

Durante l'estate, 13 ragazzi della scuola Oliver Twist di Cometa, accompagnati dalle docenti Antonella Sapienza e Sara Bernasconi, hanno raggiunto Nairobi in Kenya dove opera Avsi, una realtà del terzo settore attiva in 42 paesi con più di 300 progetti di cooperazione allo sviluppo. A conclusione del percorso curriculare svolto e grazie alla collaborazione con AVSI, gli studenti hanno avuto la possibilità, per il secondo anno consecutivo, di fare un’esperienza all’insegna della solidarietà e dell’apertura verso l’altro mettendosi in gioco personalmente e incontrando numerose realtà locali.

Il percorso di volontariato, costruito sulla base della loro età e garantendo le condizioni di sicurezza necessarie, ha consentito loro di partecipare fattivamente ad un progetto di cooperazione comprendendo quali sono le basi sulle quali è possibile operare in un altro paese con una cultura anche molto diversa dalla nostra.

Le parole della professoressa

“È una collaborazione che è nata dall’incontro con un ragazzo proveniente da Nairobi, che ci ha raccontato dei progetti di sviluppo che Avsi realizza in Kenya a sostegno delle persone in difficoltà e da un’esperienza simile fatta lo scorso anno - racconta la professoressa Antonella Sapienza - Da lì sono nate delle attività di carità, durante l’anno scolastico, un laboratorio a cui hanno partecipato 75 studenti della scuola Oliver Twist. Abbiamo voluto, quindi, coinvolgere i ragazzi in una nuova esperienza di carità finite le lezioni, convinti che sia la via che permette di spostarsi da sé all’altro. Ma è anche un’occasione di orientamento, in cui ci si scopre in maniera nuova e libera”.

Un'esperienza significativa

Nelle due settimane in Africa, gli studenti della Scuola Oliver Twist sono entrati in contatto con centri dedicati alla cura dei bambini affetti da diverse malattie, ospizi, orfanotrofi, scuole primarie come l’Urafiki Carovana o la Little Prince, ma anche di famiglie vulnerabili sostenute da AVSI.

Durante le visite i ragazzi sono rimasti colpiti dal grande bisogno e dal valore dell’aiuto dei servizi sociali e dei singoli operatori. In ognuno dei luoghi visitati, gli studenti sono stati chiamati a mettersi in gioco in prima persona per aiutare.
Nessuno si è tirato indietro, anche nelle attività più impegnative. Hanno aiutato bambini e anziani nella loro quotidianità, a lavare i panni e a mangiare, hanno consegnato vestiti e giocattoli portati dall’Italia, rimanendo, ogni volta, colpiti per la gratitudine e i legami nati in modo semplice con la popolazione locale, come ad esempio l’incontro con Rafael, un bambino che sogna di diventare calciatore, a cui i ragazzi di Cometa hanno regalato un paio di scarpe da calcio.

Crescita e riflessione attraverso il volontariato

Un’esperienza capace di far crescere e riflettere gli studenti, chiamati a confrontarsi con una realtà culturalmente diversa dalla propria, ma anche tra di loro, nella convivenza, che li ha aiutati a scoprire un nuovo modo di relazionarsi e di stare insieme. A colpirli, in modo particolare, è stata l’accoglienza delle persone, estremamente ospitale e generosa, anche in situazioni di elevata povertà.
Così come gli sguardi dei bambini, i loro sorrisi e la capacità di essere felici per le piccole cose. Dall’ascolto delle storie delle famiglie del Kenya, dalla diversità e dal confronto con la realtà a cui sono abituati, sono nate riflessioni e domande che, in un’età come quella dell’adolescenza, aiutano a maturare, e a diventare grandi, imparando a guardare il mondo con occhi diversi.

I commenti del segretario di Avsi e dei ragazzi

“L'educazione oggi c'entra con lo sviluppo di noi tutti, con le questioni più dibattute e divisive dalla crisi climatica alle migrazioni, dall'instabilità economica alle guerre sempre più vicine. Non esiste più un nord e sud del mondo, lo sviluppo è di tutti o di nessuno" - commenta Giampaolo Silvestri, segretario generale di Avsi - "Siamo orgogliosi come AVSI cerchi di portare avanti iniziative come quella del campus Kenya, una modalità di incontro tra ragazzi di paesi diversi per costruire insieme vero sviluppo.”

I ragazzi raccontano: “L’accoglienza e la gratitudine degli abitanti del Kenya ci ha stupiti. Il livello di povertà è diverso rispetto all’Italia, più grave, ma anche i più poveri offrivano sempre qualcosa a chi fa loro visita. I bambini sanno essere felici anche per una caramella, si divertono anche con piccole cose e ci sorridevano sempre. Questo ha reso felici anche noi, che spesso non ci accorgiamo di ciò che abbiamo. Continuiamo a guardare le foto e a ripensare alle cose che abbiamo imparato. Ce le porteremo dentro per sempre, insieme ai volti di tutti i bambini che abbiamo incontrato. Quest’esperienza ci ha aiutato a scoprire il nostro valore, non è stato solo un gesto, ma un nuovo modo di guardare anche a noi stessi.”

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