Coprifuoco alle 20 per i richiedenti asilo, il no di Prc/SE Como
Rognoni e Baggi (Segreteria Provinciale PRC/SE Dipartimento Immigrazione) si sono dichiarati apertamente contro questa mozione.
Il gruppo Rapinese chiederà con una mozione per il "coprifuoco" alle 20 da imporre ai richiedenti asilo ospiti nelle strutture del Comune di Como. Prc/SE Como non ci stanno.
Coprifuoco alle 20 per i richiedenti asilo il no di Prc/SE Como
Rognoni e Baggi (Segreteria Provinciale PRC/SE Dipartimento Immigrazione) si sono dichiarati apertamente contro questa mozione: "Siamo allibiti, la misura proposta dal consigliere Rapinese e dal suo gruppo è una misura fascista. Ci chiediamo se i controlli li vorrebbero fatti sulla base del colore della pelle. Apprendiamo che il Consigliere Rapinese ed il suo gruppo intendono presentare, alla riapertura dei lavori del Consiglio Comunale, una mozione che imponga il “coprifuoco” alle ore 20 a tutti i richiedenti asilo ospiti nelle strutture del Comune di Como. Siamo allibiti, ci chiediamo come un amministratore di questa città possa proporre misure di “sicurezza” da ventennio fascista senza battere ciglio".
"Come si svolgeranno i controlli?"
"Ci domandiamo inoltre come secondo Rapinese si dovrebbero svolgere i controlli per assicurarsi dell'applicazione del provvedimento in caso passasse. Forse il gruppo Rapinese sindaco pensa a dei rastrellamenti fatti sulla base del colore della pelle oppure pensano di far mettere una spilla di riconoscimento a tutti i richiedenti asilo. Ancora una volta ci troviamo dinnanzi ad una becera strumentalizzazione del tema della sicurezza atta a far scattare il meccanismo della paura del diverso tra le cittadine ed i cittadini comaschi. Sul tema migranti e richiedenti asilo crediamo che l'amministrazione comunale abbia cose decisamente più importanti di cui occuparsi, come ad esempio il mettersi in regola con la gestione dei minori non accompagnati che, dopo più di un anno, sono ancora nel campo governativo di via Regina senza ricevere le adeguate misure di assistenza né poter usufruire del diritto alla scolarizzazione sancito dalla Costituzione Italiana" conclude il comunicato firmato Rognoni-Baggi.