Gestori stazioni di servizio in ginocchio, Maroni chiede tavolo tecnico
Daniela Maroni, ha incontrato i parlamentari della Lega Nord per sostenere la categoria dei gestori di carburante messi in difficoltà dalle compagnie petrolifere.
Gestori stazioni di servizio in ginocchio. Daniela Maroni, sul tema, ha incontrato i parlamentari della Lega Nord per sostenere la categoria dei gestori di carburante messi in difficoltà dalle compagnie petrolifere, ora chiede di costruire un tavolo di confronto.
Gestori stazioni di servizio in ginocchio
“Visto il momento di grande difficoltà della categoria dei gestori di stazioni di servizio, ho chiesto a Roma di costituire un tavolo di confronto. Il fatto è riconducibile al problema delle compagnie petrolifere che cedono ai retisti i distributori. Questi, a loro volta, non rispettano gli accordi in essere e una volta acquisito l’impianto non mantengono il contratto. Per questa ragione, ho chiesto per il tramite del gruppo parlamentare della Lega Nord un intervento affinché si costituisca un tavolo di confronto con le compagnie petrolifere, i gestori, i retisti e la politica”. Queste le parole di Daniela Maroni, presidente provinciale FIGISC e vice presidente nazionale della sigla sindacale.
Maroni chiede una regolamentazione del settore
Maroni chiede regole certe per uno sviluppo competitivo del mercato dei carburanti. “Da anni - ha continuato Maroni - vige l’irregolarità per la categoria dei gestori delle stazioni di carburante. Il legislatore è intervenuto in questi anni per allentare le maglie, ma poi non si è curato dei problemi che ne sono derivati, dando vita a una serie di irregolarità. Ritengo manchi una vera politica di regolamentazione del settore. Un ambito, quello dei gestori delle stazioni di carburante, che necessita di un maggiore interesse. Senza un intervento mirato, manca la possibilità di crescita del comparto e i gestori si vedono costretti a lasciare la propria stazione di servizio”.
Si rischia lo sciopero
Il gruppo parlamentare della Lega Nord ha presentato un'interrogazione in Commissione. Nel documento viene chiesta la convocazione di un tavolo intorno al quale dovranno sedere le compagnie petrolifere, le associazioni di categoria e la politica. L’obiettivo è quello di assicurare pari opportunità ai gestori affinché ritrovino il giusto e corretto ruolo nell’economia. "Se non dovesse essere convocato il tavolo? Si sciopererà" conclude Daniela Maroni.