Allarme terrorismo, Fontana: "Noi Regione più a rischio"

Presentata oggi la relazione annuale dei servizi segreti, un report che va dai rischi per la cybersecurity alla minaccia jihadista e interna. Fontana: "Lombardia epicentro dei movimenti jihadisti".

Allarme terrorismo, Fontana: "Noi Regione più a rischio"
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Il candidato al Pirellone del centrodestra interviene dopo la relazione annuale dei servizi segreti che parlano di minaccia di terrorismo jihadista “concreta ed attuale”.

Allarme terrorismo, il report dei servizi segreti

La relazione degli 007 italiani è stata presentata oggi a Palazzo Chigi da Alessandro Pansa, direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Un “quadro del rischio”, dal terrorismo all’hacking (specialmente in vista delle elezioni) del Paese. Nel campo della cybersicurezza, massima attenzione ai gruppi hacktivisti. Nel 2017, da questi sono arrivati la metà degli attacchi, a fronte del 14% riferibili a gruppi di cyber-espionage. Rischio doppio vista la prossimità del passaggio elettorale. Come dimostra anche l’intervento del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni:”Difendere lo spazio informatico è difendere il nostro territorio nazionale. La difesa dai rischi per la sicurezza informatica è la difesa dell’Italia”. L’altra minaccia è ovviamente quella del terrorismo “fisico”, non virtuale. Attenzione ai “lupi solitari”, ha ribadito il capo del Dis, ovvero le cellule autonome dell’Isis infiltrate nel Paese. I principali attori dell’allarme terrorismo per il Belpaese.

Sbarchi e rischio infiltrazioni

Lupi solitari, cellule terroristiche, Isis. Parole che fan tremare, che richiamano alla memoria i fatti di sangue avvenuti in mezz’Europa negli ultimi anni. Il problema resta il radicalismo islamico. E la relazione dei servizi segreti ne parla anche in riferimento agli sbarchi. “Rispetto agli arrivi dalla Libia – si legge nel documento – quelli originati dalla Tunisia e dall’Algeria presentano caratteri peculiari. Sono entrambi essenzialmente autoctoni e prevedono sbarchi “occulti”, effettuati sottocosta per eludere la sorveglianza marittima aumentando con ciò, di fatto, la possibilità di infiltrazione di elementi criminali e terroristici”. Ma non solo estremismo islamico, il Dis mette in guardia anche dal radicalismo “interno”. Attenzione a che  “la reazione violenta al disagio sociale oppure la pratica violenta dell’estremismo politico non sfoci nel germe della eversione interna”, si legge. In aumento, il pericolo “di contaminazioni e di forme emulative rispetto a circuiti esteri a più marcata connotazione oltranzista così come quello di azioni xenofobe di forte impatto, legate a pur sempre possibili incidenti di percorso nella convivenza con le realtà immigrate, specie in aree e contesti dove sia già presente un diffuso disagio sociale”. Il rischio è quindi che Macerata non resti un caso isolato.

Allarme terrorismo, Fontana: “Qui l’epicentro degli jihadisti”

Non è tardato l’intervento di Attilio Fontana, candidato alla Regione per il centrodestra. “E’ davvero preoccupante il rapporto dei nostri servizi segreti su possibili attacchi jihadisti in territorio italiano. Confido molto nelle indubbie capacità delle nostre forze dell’ordine e nei servizi di informazione, che finora hanno svolto un lavoro splendido come dimostrano le circa 250 espulsioni di soggetti radicalizzati dal territorio nazionale dal 2015 ad oggi”. C’è però un preoccupante allarme terrorismo. “La Lombardia è chiaramente la Regione più esposta al rischio attentati. – continua Fontana attraverso i social –  Negli ultimi tre anni il maggior numero di espulsioni e arresti è avvenuto in Lombardia. Qui c’è l’epicentro di attività e movimenti di jihadisti”. “Per questo solleciterò il Ministro degli Interni – conclude – ad inviare più uomini e risorse per monitorare il territorio lombardo, dove i rischi di proselitismo e propaganda jihadista sono maggiori che in altre regioni italiane. Questo perchè la Lombardia ha la comunità islamica più numerosa d’Italia, un elevatissimo numero di moschee, molte abusive e incontrollabili. Di fronte a questi numeri serve una risposta importante dallo Stato. Serve un procura anti terrorismo ad hoc, con sede a Milano, che operi per sradicare il terrorismo jihadista dal nostro territorio”.

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