L'ex sindaco canturino

Anche nel Comasco nasce il Movimento autonomista lombardo: Bizzozero coordinatore

Un primo nucleo ha raccolto una ventina di partecipanti.

Anche nel Comasco nasce il Movimento autonomista lombardo: Bizzozero coordinatore
Pubblicato:

Lo scorso 31 ottobre si è riunito a San Giuliano Milanese (su iniziativa dell'ex deputato Gianni Fava) il comitato promotore regionale del nuovo raggruppamento politico denominato Movimento Autonomista Lombardo. Il coordinatore del gruppo comasco è l'ex sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero.

Anche nel Comasco nasce il Movimento autonomista lombardo

Presenti alla riunione una dozzina di persone, rappresentative delle diverse province lombarde. "Scopo del costituendo nuovo soggetto politico è riportare al centro dell'agenda politica, la richiesta forte per la Regione Lombardia, di un'autonomia analoga a quella già prevista per le province autonome di Trento e Bolzano.
Evidente l'intento di portare il tema dell'autonomia speciale per la Lombardia, all'interno dell'agone politico delle prossime elezioni regionali Lombarde. Da martedì 1 novembre sono in corso di costituzione i comitati promotori in tutte le 12 province lombarde", spiegano gli organizzatori.

Nel Comasco

"Nella nostra provincia, in soli quattro giorni, si è già costituito un primo nucleo che vanta già una ventina di partecipanti. L'adesione al Comitato promotore comasco è aperta a chiunque abbia a cuore gli interessi e la piena autonomia dei nostri territori. Per informazioni ed adesioni messaggio wathsapp al numero 3914349518, Claudio Bizzozero".

L'intervista del Giornale di Cantù all'ex sindaco

Bizzozero è stato sindaco di Cantù per «Lavori in corso». "Sono amico di vecchia data di Fava, l’unico che sfidò apertamente Salvini perché contrario alla trasformazione della Lega in un partito nazionale - ha sottolineato sul Giornale di Cantù di sabato 29 ottobre - Da quando si è ritirato dalla vita politica, più volte l’ho stimolato a riprendere in mano le tematiche che ci accomunano come il federalismo, ma mi ha sempre risposto che i tempi non erano maturi". Fino alle ultime elezioni. "Lo chiamai subito dopo la chiusura delle urne, quando i risultati erano ormai chiari e gli chiesi se riteneva che non fosse ancora il momento e invece mi rispose che l’ora era arrivata, così gli consigliai di organizzare un evento per capire quanti ancora avevano caro il tema del federalismo". Il canturino infatti, lontano dalla vita politica della città dalla fine del suo mandato da primo cittadino, è stato infatti tra i partecipanti a un evento dal titolo "Per il Nord riparte la battaglia" che si è tenuto a Biassono, in provincia di Monza Brianza, lo scorso 15 ottobre.

"La mia visione è quella di un federalismo europeo, della creazione degli Stati Uniti d’Europa, di un’Europa dei Popoli concedendo loro l’autonomia su ogni argomento che possono gestire. Il nostro Paese invece è basato su un modello statalista di matrice francese, malgrado le grandi differenze culturali ed economiche esistenti tra le diverse aree dell’Italia. Uno statalismo che ha prodotto il disastro economico cui siamo di fronte e che ogni anno preleva 56 miliardi di euro di tasse da questa terra senza dare servizi adeguati in cambio. Io la trovo un’ingiustizia che non riesco più ad accettare e per questo continuo a fare politica. La nostra è una terra che produce e che continua a essere espropriata per mantenere forme di parassitismo".

 

Seguici sui nostri canali