Bando "Restiamo Insieme", 14 progetti comaschi accettati su 68. Orsenigo: "Modalità complesse e scorrette"
“Se consideriamo che, delle 23 domande pervenute dall’Ats Brianza ne sono state finanziate 16, lo squilibrio territoriale è ancor più evidente"

“Sono 14 gli enti della provincia di Como che rientrano nella graduatoria del bando ‘Restiamo insieme’ e che quindi beneficeranno del finanziamento regionale per realizzare iniziative rivolte all’infanzia e all’adolescenza nei prossimi mesi. Non molti, se pensiamo che i progetti pervenuti dall’Ats Insubria sono stati 68".
Così il consigliere regionale del Partito Democratico Angelo Orsenigo solleva la polemica riguardante il bando "Restiamo Insieme" di Regione Lombardia che ha visto la pubblicazione della propria graduatoria dei progetti vincitori nei giorni scorsi. Una polemica che, da politico comasco, sottolinea come i progetti accettati dal bando nel nostro territorio siano davvero pochi nonostante le proposte presentate.
Bando "Restiamo Insieme", 14 progetti comaschi accettati su 68. Orsenigo: "Modalità complesse e scorrette"
L’iniziativa che prevede la promozione di interventi a livello territoriale dedicati al benessere fisico, psicologico e sociale dei minori nell’età 0-17 anni e 364 giorni. Tra le argomentazioni del consigliere comasco grava sul dato anche la "complessità e la scorrettezza dei bandi regionali".
"Per la sola provincia di Como, si tratta di 23 comuni esclusi su 37, senza contare tutti coloro che hanno rinunciato a partecipare a prescindere, proprio per le modalità ancora così complesse e scorrette che regolano i bandi regionali”.
“Se consideriamo che, delle 23 domande pervenute dall’Ats Brianza ne sono state finanziate 16, lo squilibrio territoriale è ancor più evidente e la nostra provincia risulta particolarmente penalizzata – sottolinea Orsenigo – sono passati ormai due anni dall’approvazione del nostro ordine del giorno con cui, nel luglio 2021, a causa delle anomalie riscontrate in occasione del bando Estate insieme, eravamo riusciti ad impegnare la Giunta regionale a prediligere modalità di accesso ai bandi diverse, ma ancora oggi la giunta lombarda non ha ancora dimostrato di voler superare definitivamente il sistema di procedura click day, una ingiusta stortura che premia la velocità di accesso e non certo i contenuti e il merito”.